Aggressione Enaip, supporto psicologico e tavolo di lavoro: impegno di scuola e istituzioni

VARESE – “Non spegnere i sogni dei ragazzi“. E’ stato questo il filo conduttore della conferenza stampa ospitata dalla Prefettura di Varese dopo l’accoltellamento da parte di uno studente di 17 anni di una sua docente all’Enaip di Varese. Il padrone di casa, il Prefetto Salvatore Pasquariello, non poteva essere più indicato visto il suo impegno nel contrastare il disagio giovanile.

Scuola e istituzioni

E’ il mondo della scuola, la scuola dove “nessuno viene lasciato indietro”, come ha specificato il Prefetto a dare una risposta a quello che, di fatto, è un caso isolato. “Logica valoriale finalizzata ad una crescita personale che porti ad un successo scolastico e professionale per tutti, anche per chi necessita di progetti professionali su misura”, ha infatti detto Martino Troncatti di Acli Lombardia. Ma è stato Giovanni Colombo, direttore di Enaip Varese a fare la sintesi dell’obiettivo finale. Di quello che è da considerarsi il bene comune: “non spegnere i sogni di questi ragazzi ma anzi aiutarli ad accompagnarli ad obiettivi concreti che per noi si traducono in numeri: un tasso di dispersione del 3,7% e uno sbocco occupazionale di oltre il 90%».

Il supporto psicologico

Le istituzioni si stanno muovendo da tempo per contrastare il disagio, come ha specificato l’assessore regionale a Lavoro, Scuola e Formazione Simona Tironi che ha spiegato i massicci investimenti – si parla di centinaia di milioni l’anno – sulla formazione, ma anche sul contrasto al disagio finanziando una rete di supporto psicologico, che nel caso di Enaip va a lavorare direttamente sulla scuola. Il ragazzo arrestato lunedì aveva un progetto tagliato su misura sulle sue esigenze. Tironi ha prima di tutto espresso vicinanza all’insegnante ferita sottolineando come sarebbe sbagliato oltre che inapplicabile intervenire con delle misure di “sicurezza” nelle scuole come ad esempio l’installazione di metal detector.

Un tavolo di lavoro

Al termine dell’incontro il Prefetto, affiancato dal presidente della Provincia di Varese Marco Magrini e dall’assessore ai Servizi Sociali di Varese Rossella Dimaggio ha sottolineato la necessità di un tavolo permanente che coinvolga tutti gli attori del mondo della scuola e della società civile per tracciare insieme un percorso educativo integrato.

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