Cortocircuito all’impianto elettrico: scuole primaria e dell’infanzia chiuse a Magenta

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MAGENTA – Chiusura temporanea per tre giorni della scuola primaria “Giovanni XXIII” (nella foto) e del distaccamento di via Caracciolo della scuola dell’infanzia “Gianni Rodari” a Magenta. Motivo: un guasto all’impianto elettrico, con tanto di fumo e attivazione della procedura di emergenza. I due plessi resteranno chiusi da oggi, mercoledì 7 febbraio, a venerdì 9 in base a quarto stabilito nell’ordinanza firmata ieri dal vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Enzo Tenti.

Tenti: «Ereditati tanti problemi»

Come si legge nell’ordinanza, un cortocircuito nel quadro generale dell’impianto elettrico dell’edificio sede della scuola primaria con la relativa palestra e del distaccamento della scuola dell’infanzia ha privato l’edificio di energia elettrica. I lavori di controllo, verifica delle cause del guasto e riparazione dell’intero impianto elettrico dell’edificio hanno richiesto la sospensione delle attività didattiche.

«Da quando siamo in giunta – ha sottolineato oggi lo stesso Tenti – stiamo verificando se la staticità e la sicurezza degli spazi pubblici è garantita, dai pali dello stadio per il relamping alla scuola di Pontevecchio interessata dall’amianto. Problemi presenti da anni e che questa giunta ha constatato, procedendo per verificare che tutti gli ambienti pubblici della città siano in sicurezza».

Comune all’opera sul Teatro Lirico

«A chi si aspetta cose nuove – gli ha fatto eco il sindaco Luca Del Gobbo – diciamo che stiamo anche rimettendo a posto le situazioni che abbiamo trovato». Fra queste, quella del Teatro Lirico, costretto a chiudere al pubblico e a sospendere la stagione in corso per lavori non rinviabili. Come spiegato dall’ingegnere Alberto Lanati, dirigente del Settore tecnico del Comune, per il teatro sono stati stanziati 24.000 euro per il rifacimento di parte del tetto e della facciata su via Cavallari, altri 32.000 euro per l’impianto di rilevazione fumi e 47.000 per il nuovo impianto di estrazione fumi. Totale: 103.000 euro.

Del Gobbo: «Non competenti per le occupazioni abusive»

Del Gobbo è infine intervenuto sul caso della villetta occupata abusivamente mentre la legittima proprietaria era ricoverata in ospedale. «La situazione fa riflettere. Non è tollerabile – ha detto il sindaco – che un cittadino proprietario di una casa debba uscirne col patema d’animo e sprangarla perché qualcuno può entrarvi e occuparla. Quand’ero giovane fatti simili erano abbastanza frequenti nei Paesi dell’America Latina e in via di sviluppo, ora succedono qua in Italia. La legalità va garantita. Nel caso specifico di via Carso, non spetta al Comune e ho tutta la fiducia nelle autorità competenti che se ne stanno occupando. Noi sindaci oggi abbiamo tutta una serie di problemi da affrontare che non rientrano nelle nostre prerogative. E qualche parte politica ci rinfaccia un mancato intervento che in un’altra città dove governa riconosce che non è fattibile».

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