Varese, pochi autisti e corse cancellate a sorpresa: Autolinee lascia a piedi i passeggeri

VARESEMancano gli autisti, le corse vengono soppresse, i bus non passano, nessuno avvisa e i passeggeri, che si presentano puntuali alla fermata, rimangono a terra. Non importa se questi, dotati di regolare biglietto, siano adulti o ragazzini. Sta di fatto che il servizio del trasporto pubblico cittadino fa acqua da tutte le parti. E siamo a Varese, città che a più riprese viene descritta come “porta” di comunicazione con l’Europa ma che, in tema di qualità del servizio e rispetto nei confronti degli utenti del trasporto pubblico, sembra più vicina al “terzo mondo” che alla Svizzera.
A raccontare l’episodio, uno dei più emblematici e sui quali riflettere rispetto a quelli raccolti e ascoltati in questi giorni, è un papà, che si è trovato con il proprio figlio “mollato” alla fermata da un bus fantasma” senza poterlo recuperare di persona nell’immediato, e senza che nessuno comunicasse al ragazzino la diserzione del mezzo pubblico.

L’accaduto

Riassumiamo l’accaduto: linea Z, fermata successiva al capolinea di partenza a Calcinate degli Orrigoni. Sia la tabella che la ragazza che lavora al bar adiacente alla fermata indicano che il bus dovrebbe passare alle 17.51. Il figlio del padre in questione, con tanto di biglietto, si presenta alla banchina con qualche minuto di anticipo. Alle 18, però, nessun mezzo è transitato dalla fermata. E mai transiterà. Con il quattordicenne “bloccato” alla fermate di Calcinate e il padre impossibilitato nell’andare a recuperarlo di persona. Il bus successivo è segnalato un’ora dopo, ma nessuno sa se passerà.
Ma ancor più sorprendente è la risposta che viene fornita al padre (avvisato dal figlio dell’appiedamento) dagli uffici di Autolinee varesine. «Ho chiamato per capire se vi era stata una modifica di orario – spiega il genitore – e come risposta ho ricevuto un: “Succede, purtroppo non abbiamo autisti a sufficienza e alcune corse saltano”».
Bene. Anzi, male. E forse peggio. Alla seconda domanda: «Ma una persona che deve prendere il pullman quando e come può sapere della corsa soppressa al fine di trovare per tempo altre soluzioni?».
La risposta, fornita con gentilezza, è stata: “Direttamente alla fermata. Nel momento in cui non vede arrivare il bus”. Disarmante. Anzi, avvilente se si pensa che Autolinee varesine, solo qualche mese fa ha lanciato la card “Muoversi a Varese”. Appunto, come? A piedi, finché non ci saranno autisti a sufficienza.

P.S.: proprio oggi l’annuncio dell’arrivo di nove – nuovi – bus elettrici. Bene, ma verrebbe da chiedere, chissà chi li guiderà.