Cancellate le scritte nazifasciste al Pd di Varese: per il 25 Aprile nascerà un murale

VARESE – Al posto delle scritte nazifasciste apparse un paio di settimane fa sulla parete della sede del Pd di Varese nascerà un murale dedicato ai valori della resistenza e dell’antifascismo. Lo hanno annunciato oggi pomeriggio, 27 gennaio, i rappresentanti varesini del partito, nel ripulire i muri imbrattati. Verranno coinvolti i giovani artisti del territorio tramite un concorso.

Cancellate le scritte

Risale a due settimane fa, lo scorso 12 gennaio, la scoperta di alcune svastiche e di scritte inneggianti al nazifascismo sulla facciata esterna della sede cittadina del Pd in via Monte Rosa a Varese. Un fatto che da subito aveva indignato i rappresentanti locali del partito, a cui era giunta anche la solidarietà della Cgil. A 15 giorni di distanza è stata scelta non a caso la giornata di oggi, in cui ricorre il Giorno della Memoria, per cancellare quelle scritte. Il segretario cittadino Luca Carignola e quello provinciale Giovanni Corbo si sono dati da fare insieme ai consiglieri comunali e ai militanti del Pd per dare una mano di vernice sui muri e ripulire le bacheche imbrattate.

Un murale per il 25 Aprile

Ma i muri, una volta ripuliti, non resteranno bianchi e vuoti. L’intenzione del Pd di Varese è infatti quella di dare spazio alla creatività dei giovani varesini per realizzare un murale che colorerà la facciata. Sarà pronto per la festa della Liberazione, il 25 Aprile. «Promuoveremo un concorso a cui potranno partecipare i giovani artisti del territorio – ha detto il segretario dei Giovani Democratici di Varese Michelangelo Moffa – per fare un murale che avrà come tema il passaggio del testimone della memoria tra le generazioni che hanno combattuto il nazifascismo e i giovani di oggi». Il segretario cittadino del Pd Luca Carignola ha sottolineato la scelta di agire in questa giornata simbolica. «Per noi era doveroso fare proprio oggi quello che stiamo facendo: imbiancare, togliere queste scritte, cancellare questa cultura che non è una cultura e non può avere diritto di cittadinanza in Italia e nel 2022».