Sicurezza sul lavoro, edilizia e logistica a rischio. 6 morti nel 2023 nel Varesotto

VARESE – L’edilizia in particolare ma anche la logistica: sono questi i due settori da tenere maggiormente sotto controllo dal punto di vista della prevenzione dei rischi in attività lavorativa. Il focus arriva dai tavoli sulla sicurezza sul lavoro attivati da circa un anno a Varese. Un percorso che ora si istituzionalizza, con la firma di un protocollo avvenuta questa mattina, lunedì 3 luglio, a Villa Recalcati (nel video qui sotto le interviste). E ci sono anche i dati degli infortuni: nei primi 5 mesi dell’anno sei i morti nel Varesotto, numero in crescita.

Un anno di attività

Il 29 giugno del 2022, sempre nella sede della Provincia, avveniva l’insediamento dei tre tavoli, con il coinvolgimento di istituzioni, sindacati e associazioni di categoria, dedicati rispettivamente a tre temi: analisi dei dati; comunicazione, divulgazione e formazione; best practices. Un percorso di confronto che portava all’organizzazione di un convegno a fine novembre, con l’analisi dei numeri sugli infortuni, da cui emergeva una tendenza in diminuzione, confermata anche oggi dai rappresentanti dei sindacati. «Dal punto di vista della percentuale degli infortuni inizia ad avvenire qualcosa di positivo», hanno detto i segretari di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Stefania Filetti, Daniele Magon e Antonio Massafra. Un primo riscontro concreto dell’attività dei tavoli che si concentra in modo particolare sulla prevenzione, attraverso una serie di azioni tra cui gli incontri nelle scuole: oltre 2300 i ragazzi coinvolti.

Infortuni in calo, ma aumentano i mortali

I dati più aggiornati sugli infortuni sul lavoro sono quelli che arrivano da Uil Lombardia: in uno studio effettuato dal sindacato emerge infatti la diminuzione degli infortuni a livello provinciale a maggio 2023, con 3905 casi invece dei 4606 dello stesso periodo del 2022 (-15,22%). Varese è al quarto posto per numero di infortuni a livello regionale dopo Milano, Brescia e Bergamo. Ma se gli infortuni in generale diminuiscono aumentano invece quelli con esito mortale. In tutta la Lombardia le denunce di infortunio mortale presentate nei primi cinque mesi dell’anno sono state 72, dieci in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche in questo caso Varese è al quarto posto in Regione (insieme a Cremona) dietro a Milano, Brescia e Bergamo, con 6 casi, 3 in più rispetto ai primi 5 mesi del 2022.

La firma del protocollo da parte dei sindacati

I settori più caldi

C’è dunque ancora molto da fare, soprattutto in alcuni settori. «Abbiamo effettuato un analisi del territorio facendo un focus sulla logistica», ha detto Stefania Filetti. «Quando vengono ripetuti gli infortuni c’è una disattenzione complessiva, tanto del datore di lavoro che dei lavoratori, ma spesso c’è anche una modalità di lavoro che diventa terreno fertile di rischio costante». Per Daniele Magon «ci sono dei dati positivi, questo è un inizio di strada giusta. Rimane il fatto che specialmente nei cantieri c’è una forte distrazione, dove c’è anche il problema della lingua, che è un elemento sostanziale della sicurezza sul lavoro». Antonio Massafra ha suggerito di coinvolgere nel tavolo anche i comuni, richiesta accolta dal prefetto che trasmetterà il protocollo ai sindaci.

La salute sul posto di lavoro

«Penso che la sicurezza debba essere nel dna di ognuno, a partire dalla scuola fino al lavoro. Così ancora non è, ma dobbiamo andare in questa direzione – ha detto il presidente della Camera di Commercio Mauro Vitiello – c’è poi anche il tema della salute, soprattuto la salute mentale. L’imprenditore deve capire se c’è qualcosa che non va nella singola persona e occuparsene. Bisogna far sì che le persone si sentano bene, si sentano a casa». Quindi ha sottolineato come nel Varesotto si stiano diffondendo molte best practices che puntano sulla prevenzione nei luoghi di lavoro. Le associazioni di categoria del territorio hanno illustrato le attività promosse sul tema, a partire dalla formazione.