Varese, bancarelle davanti all’Apollonio. De Sanctis: «Scelta discutibile»

varese mercato teatro piazza repubblica

VARESE – Mercato “indigesto” per il teatro. Non è tanto il trasloco degli ambulanti in piazza Repubblica a suscitare il disappunto di Filippo De Sanctis, direttore organizzativo del Teatro di Varese. Quanto le bancarelle piazzate proprio davanti all’Apollonio. Disappunto che De Sanctis mette in piazza con un post su Facebook, nel quale pone l’accento sulla convivenza tra i banchi e l’istituzione culturale. «Questo è. Di fronte al più grande teatro in città (e più grande in provincia). (Portaportese Theatre)». Così recita la didascalia che accompagna gli scatti delle bancarelle posizionate proprio davanti al porticato di ingresso del teatro varesino. Una collocazione che secondo De Sanctis poteva essere pensata in un modo diverso.

Ambulanti vittime di scelte discutibili

«La situazione è quella che si vede – commenta – col massimo rispetto per chi è lì a lavorare, a cui auguro che questa soluzione funzioni. Ma credo che loro siano vittime quanto noi di scelte assolutamente discutibili». Le bancarelle sono posizionate sia nell’area davanti al teatro che sul retro. «Per quanto l’amministrazione abbia già deciso che la struttura non sia di suo interesse per il futuro si tratta comunque del teatro cittadino, e una collocazione così dei banchi lascia stupiti. Questo a me non sembra un passo avanti, ma un passo indietro».

La proposta smarrita

De Sanctis riflette poi su quello che sarebbe potuto essere lo spazio davanti al teatro, pubblicando le immagini di un progetto che nel 2019 era stato portato all’attenzione dell’amministrazione. L’idea era quella di abbellire e dare una funzione nuova ad un’area inutilizzata tramite aiuole e piantumazioni. «Avremmo realizzato tutto a nostre spese – spiega De Sanctis – creando un giardino pensato come percorso culturale, con dei pannelli in cui poter leggere pagine di letteratura teatrale. Ci sembrava un modo per premiare quel luogo abbandonato a se stesso». Ma non se ne fece mai niente. «Presentammo il progetto all’assessore all’ambiente De Simone, ma non abbiamo avuto mai risposta. C’è delusione a vedere la realtà di oggi al posto di un progetto di quel tipo».

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Infine un pensiero non può che andare al futuro del teatro in città, con la scelta di puntare sul Politeama. De Sanctis per il momento non si sbottona, attendendo dettagli più precisi. «Bisognerà vedere un progetto esecutivo per valutare la bontà o no di quest’idea. Non sappiamo ancora quanti posti avrà e come sarà strutturato. Per ora sul progetto Politeama non sono però state chiamate a collaborare le personalità cittadine dello spettacolo e dell’arte».

Lo sconcerto di Gregori

«Rimango sconcertato nel vedere le immagini delle bancarelle che le scelte comunali hanno voluto posizionare “a ridosso” del teatro – commenta Mauro Gregori, fondatore de La Civica nei giorni scorsi ha proposto la chiusura di via Spinelli proprio per lasciare maggiore spazio agli ambulanti – Si sarebbe potuto fare molto meglio, certamente. Servirebbe in citta’ la lungimiranza di pensare ad una collocazione del mercato “sensata” e non improvvisata. Noncuranza ed improvvisazione lasciano di stucco». Gregori precisa: «Nulla contro la scelta di piazza Repubblica per il mercato ambulante, da me sempre sostenuta e nulla contro gli ambulanti stessi, ovviamente. Se invece si fosse chiusa da subito la via Spinelli alle auto, allargato gli spazi disponibili per rendere il mercato meno invasivo e compresso? Così difficile pensarlo? Da anni sollecitavo la chiusura della via Spinelli in contemporanea al trasferimento del mercato. Eppure il nulla. Inoltre il teatro di Varese esige rispetto. Provvisorio si, ma pur sempre un teatro! Con spettacoli di qualita’. Varese si merita di meglio da questa amministrazione».