Varese, Boldetti: «No al consiglio online». Fisco: «Ci saremo anche in presenza»

I capigruppo Luca Boldetti del Polo delle Libertà e Giacomo Fisco del Pd

VARESE – «Possono votare il regolamento della commissione paesaggio infischiandosene del parere degli ordini professionali e delle opposizioni, come possono votare ogni provvedimento amministrativo. Ma non possono cambiare a colpi di maggioranza il funzionamento degli organi istituzionali. Se ciò dovesse avvenire sarebbe grave». Chi parla è Luca Boldetti, capogruppo del Polo delle Libertà, che attende la decisione della maggioranza sulla modalità di convocazione del consiglio comunale.

Ed proprio Giacomo Fisco, capogruppo del Pd, ma anche colui che ha avanzato la richiesta di una convocazione mista a buttare lì: «Domani si decide, ma noi non temiamo il consiglio in presenza».

Si decide domani

E’ in programma domani (mercoledì 20 luglio) la riunione decisiva dei capigruppo. E da lì che si capirà se il consiglio di fine luglio verrà convocato in presenza (come chiedono le opposizioni) oppure in modalità mista. Opzione quest’ultima che metterebbe al riparo la maggioranza dal rischio della mancanza del numero legale.

«Non è legittimo convocare il consiglio in video conferenza – ribadisce Luca Boldetti – e nella riunione dell’altra sera oltre che motivare la nostra richiesta, l’abbiamo anche documentata con una serie documenti e circolari». Quindi? «Al momento non abbiamo idea di quale decisione prenderanno – continua Boldetti – so che si attendeva anche il parere del segretario comunale. Diciamo che qui non siamo davanti a una decisione politica. Si tratta di questioni istituzionali che non possono essere piegate a proprio piacimento e usando il peso dei voti di maggioranza».

Più intransigenti

Insomma, anche l’ala più moderata delle opposizioni è da qualche tempo diventata più intransigente. «E non potrebbe essere altrimenti – continua il capogruppo del Polo – abbiamo dato segnali concreti di apertura, ma le risposte son sempre state “porte chiuse in faccia”. Rispetto al primo mandato del centrosinistra non è cambiato nulla. E non mi riferisco alle posizioni riconosciute alle minoranze. Ma all’atteggiamento».

Parole che non contribuiscono a raffreddare il clima, tanto che la seduta di martedì prossimo si preannuncia piuttosto rovente. «Non dipenderà certo da noi – conclude Boldetti – Il boccino è nelle mani della maggioranza. Il clima che ci sarà in consiglio dipende solo da loro. Se dovessero far passare la convocazione miste non si possono certo attendere un atteggiamento morbido».

Fisco: «Non temiamo il consiglio in presenza»

Più coperta la posizione della maggioranza. Che non lascia trapelare nulla su come intende impostare la questione al centro della querelle. L’unica dichiarazione che vien fuori è quella di Giacomo Fisco, capogruppo del Partito democratico e punto di riferimento dei “falchetti”, ovvero il gruppo dei giovani dem pronti a dare battaglia in aula. «Vedremo domani – dice Fisco – Posso però anticipare che non temiamo il consiglio in presenza. E che ci saremo». Parole che garantiscono che i numeri, anche in live, ci saranno.