Dalle banche alle criptovalute: la Cisl porta l’educazione finanziaria a scuola

VARESE – 15 scuole coinvolte, tra le province di Como e Varese, per un totale complessivo di 154 ore di lezione in 34 classi con il coinvolgimento di 732 studenti. Sono i numeri dell’attività svolta dalla First Cisl dei Laghi durante l’anno scolastico 2022/2023 nell’ambito dei percorsi di educazione finanziaria proposti alle scuole di ogni ordine e grado, ciascuno modulato per argomenti e tempi in relazione ai diversi gradi di scuola.

Informare i giovani

Nello specifico del territorio della provincia di Varese sono state 7 le scuole coinvolte (2 secondarie di primo grado e 5 secondarie di secondo grado, per un totale di 14 classi).«Su questi temi sempre di più il gap fra i nostri giovani e il resto d’ Europa si allarga – spiega Alberto Broggi, segretario generale First Cisl dei Laghi – i nostri ragazzi hanno bisogno di maggiori informazioni su come risparmiare, come investire e conoscere meglio gli strumenti finanziari. Una conoscenza più consapevole del mondo della finanza, di cosa sia un prestito a tasso fisso o variabile, di cosa sia il Tan e il Taeg, la Mifid e altri termini. Ed è per questo che la First Cisl dei Laghi, tramite i propri volontari, ha introdotto questo progetto che ormai da 7 anni trova il consenso delle scuole del territorio». L’intento è quello di educare i giovani ad un utilizzo consapevole del denaro, aiutandoli a comprendere gli aspetti essenziali del suo uso nel mercato e nell’economia.

Riscontri positivi

Il progetto è frutto di un’intesa tra Banca d’Italia e Miur. «Gli incontri non hanno in alcun modo l’obiettivo di promozione di prodotti di qualsiasi genere del sistema bancario e finanziari – puntualizza Broggi – la docenza è garantita da formatori esperti del settore finanziario che agiscono in un’ottica formativa ed educativa». A tenere le lezioni un team di una decina di esperti bancari del territorio, sindacalisti della First Cisl dei Laghi, per lo più esodati, che a turno sono coinvolti nel progetto. La proposta è iniziata nel corso dell’anno scolastico 2017/2018: ad oggi sono stati complessivamente 4730 gli studenti coinvolti, con riscontri positivi come confermano gli istituti stessi. «È un’esperienza che consigliamo a coloro che non hanno nel loro programma scolastico ore dedicate all’educazione finanziaria», il commento del Fermi di Castellanza. «Per quanto riguarda le modalità sono state particolarmente gradite sia la parte video sia la fase di confronto e ragionamento con linguaggio molto semplice nonostante la specificità dell’intervento», il giudizio del De Filippi di Varese. «Dal questionario raccolto fra docenti e alunni è emerso un gradimento generale per l’attività proposta, sia alunni che docenti concordano che gli argomenti trattati sono interessanti e tutti sono favorevoli a riproporre l’attività in futuro» è invece la restituzione del Leonardo Da Vinci di Somma Lombardo.

App e criptovalute

Positivi riscontri che fanno ben sperare per la continuità della proposta anche in futuro. «Le buone e soddisfacenti recensioni e il confronto con gli studenti, che oramai da più anni frequentiamo e ai quali portiamo la nostra esperienza, ci spingono sempre di più a migliorarci – conclude Broggi – detto ciò, avendo anche consolidato ed anzi aumentato il numero dei nostri volontari possiamo prevedere per l’anno prossimo un aumento degli istituti coinvolti. Il mondo dei giovani corre molto velocemente, da parte nostra cerchiamo di rimanere al passo con le loro richieste, anche se i fondamentali della finanza restano immutati nel tempo. Il mondo delle app, dei conti online, delle cripto valute e delle carte, sia virtuali che fisiche interessa, sempre di più i giovani studenti. È quindi nostro dovere informarli sia sui vantaggi che sui pericoli che ci possono essere».