Varese, maggioranza già “in spiaggia”. Le opposizioni: «Disertiamo il consiglio»

Comune di Varese

VARESE – «Pronti a disertare il consiglio se non verrà convocato in presenza». Si alza la tensione tra maggioranza e opposizioni in vista del prossimo consiglio comunale di martedì 26 luglio. Con le minoranze che durante la riunione dei capigruppo pongono la condizione di convocare una seduta in presenza. «Altrimenti scriviamo al prefetto poiché non ci sono motivazioni forti per convocare il consiglio in modalità mista», tuona Barbara Bison della Lega.

Ma a essere in sintonia con il clima tropicale di questi giorni, oltre alla capigruppo, è stata anche la commissione Bilancio, sempre in programma per oggi (lunedì 18 luglio) e che è iniziata con abbondante ritardo per via della capigruppo in corso. «Ben quaranta minuti dopo l’orario di convocazione – attacca Matteo Bianchi – Il ritardo non ha messo tutti i commissari nelle condizioni di poter partecipare e ho chiesto nuova convocazione. Per questo ho ascoltato i contenuti ma non ho partecipato al voto, in segno di rispetto nei confronti di chi è dovuto andare via prima».

Maggioranza balneare

«Questa è una maggioranza balneare – commenta la Lega – nel senso che siccome hanno consiglieri in vacanza stanno pensando di poter convocare un consiglio in seduta ma anche online per poter avere i numeri che non hanno. Le scadenze di bilancio si conoscono da tempo. Chi ha pensato di andare al mare o in montagna avrebbe dovuto programmare meglio le ferie».

Ed è sul tipo di convocazione che la capigruppo è andata a lunga, invadendo i tempi della Commissione Bilancio. Che a sua volta non poteva iniziare poiché vi sono capigruppo che sono anche commissari. Danno battaglia le opposizioni: «Sulla modalità di convocazione del consiglio c’è una circolare ministeriale che dice in maniera chiara quando si può convocare la riunione in videoconferenza oppure no. E dice che occorre anche un regolamento. Ora, non c’è emergenza Covid. E non c’è alcun motivo di particolare emergenza. Anzi, il 12 aprile, quando green pass e uso della mascherina erano in vigore, hanno fatto consiglio in presenza. Quindi, a maggior ragione, così dovrà essere martedì prossimo». Che poi concludono: «Mercoledì ci riaggiorniamo, ma siamo anche pronti a scrivere al prefetto e anche a disertare il consiglio».

Schermaglie anche in Commissione

«Presidente, perché rimanga agli atti: chiedo che la Commissione venga riaggiornata a data che definirà la presidenza. Corretto attendere i capigruppo ma non possiamo andare oltre i trenta minuti di ritardo per l’inizio della Commissione. Non entro nel merito dell’organizzaIone e sovrapposizione dei due consessi, ma prendo atto che risulta impossibile prendere parte ai lavori senza pianificazione». Con queste parole Matteo Bianchi è andato in pressing sul presidente della Commissione Matteo Capriolo, il quale ha tentennato ma ha anche tirato dritto poiché le scadenze di bilancio non danno grandi spazi di manovra a livello di tempistiche.

E a far saltare la programmazione è stata la lunga coda della capigruppo. «Hanno dimostrato di non saper programmare – continua Bianchi – sono andati in difficoltà oggi con quel ritardo di 40 minuti. Ma non solo. Hanno, in maniera poco corretta, tirato dritto per evitare di far slittare prima la commissione e poi il consiglio». Consiglio che però al momento ha qualche problema con le presenze in maggioranza: «Ma noi non facciamo una piega sul fatto che si debba fare in presenza – conclude Bianchi – Se così non fosse ci comporteremo di conseguenza. Una buona amministrazione deve anche saper fare una buona programmazione».

Doppia variazione

Clima rovente a parte, sono presentate in commissione le modifiche al Dup e la variazione al bilancio di previsione 2022/24. Si tratta di un importo totale di 3 milioni di euro di parte corrente, che viene destinato a nuove esigenze emerse in particolar modo negli ultimi mesi.

Nel dettaglio, 1 milione e 500 mila euro viene destinato a far fronte ai pesanti rincari dettati dalla crisi economica internazionale, e consentire all’ente di corrispondere le spese energetiche e di riscaldamento relative ad esempio a scuole, uffici comunali e strutture sportive.

È poi di 700 mila euro l’importo destinato ai Servizi sociali in particolare modo orientati al sostegno di persone in situazioni di difficoltà economica e sociale, anziani in stato di bisogno, contributi agli affitti e alle famiglie per oneri di ricovero per persone anziane non autosufficienti. Infine 800 mila euro sono destinate ad alimentare tutti gli altri ambiti degli interventi dell’amministrazione: ai Servizi educativi, con interventi di sostegno alle famiglie per l’assistenza scolastica, alla questione manutentiva e di sicurezza sia nel settore dei lavori pubblici sia nella pulizia e manutenzione delle palestre. Ulteriore finanziamento è stato garantito per il supporto alle associazioni sportive e al terzo settore nell’ambito Tari.

«Una variazione che risente in modo diretto della crisi internazionale in atto – dichiara l’assessore al Bilancio Cristina Buzzetti – tenuto conto che le sovvenzioni statali ricevute in tale ambito non coprono il 10% delle spese da sostenere. Ma anche un significativo supporto all’ambito sociale. Una somma che viene recuperata in buona parte attraverso il reindirizzamento di contributi Covid avanzati dal 2021 e dalla stabilizzazione delle entrate comunali».