VARESE – Ex direttore dell’unità di Dermatologia dell’Asst Sette Laghi condannato a 8 mesi (con pena sospesa). La sentenza pronunciata oggi, giovedì 22 settembre, di fatto però falcidia la quasi totalità dell’impianto accusatorio.
Assolto dalle imputazioni più pesanti
Il pubblico ministero, infatti, aveva chiesto una condanna a cinque anni per tutti i capi di imputazione. Il professionista, difeso dall’avvocato Marina Curzio, è invece stato assolto sia dall’accusa di peculato che da quella di falso, con la motivazione “perché il fatto non sussiste”, venendo condannato, in relazione al solo 2017, per l’accusa di truffa.
Le visite in Puglia
Secondo l’accusa il medico, pur percependo l’indennità di esclusività per aver scelto l’attività professionale intra moenia per l’ospedale di Circolo, avrebbe ricevuto dei pazienti anche nello studio di alcuni famigliari con sede in Puglia. E lo avrebbe fatto nei giorni di ferie. Sempre secondo la procura il professionista avrebbe anche chiesto la retrodatazione di alcune fatture. Il presunto ingiusto profitto sarebbe ammontato a poco meno di 40mila euro.
Strategia difensiva
L’avvocato Curzio ha chiesto l’assoluzione da tutti i capi di imputazione spiegando come non vi fossero prove che il suo assistito avesse effettivamente visitato quei pazienti in Puglia. Nessuno dei quali è stato citato come teste, e quindi sentito in aula durante il dibattimento, dall’accusa. Oggi la sentenza che, di fatto, riduce di moltissimo la portata dei capi di imputazione.