Varese, salgono i positivi al Covid ma è l’effetto Green Pass: tamponi raddoppiati

Ats Insubria

VARESE – Nel giro di una settimana i tamponi sono raddoppiati in provincia di Varese. È l’effetto dell’entrata in vigore dell’obbligo di green pass sui luoghi di lavoro dello scorso 15 ottobre. A fare il punto della situazione è Ats Insubria, che nel consueto aggiornamento con la stampa ha affrontato anche i temi dei positivi nelle scuole, della campagna vaccinale e di quella antinfluenzale, che entra nel vivo.

Effetto green pass

Nella settimana dal 14 al 20 ottobre sono stati 211 i nuovi positivi in provincia di Varese. Un dato che cresce rispetto ai 133 della settimana precedente. «Ma non ci deve preoccupare questo aumento di positivi – commenta il direttore sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso – poiché la percentuale di positività dei tamponi si è ridotta». Sulla salita dei casi pesa infatti la crescita esponenziale dei tamponi effettuati, passati in una settimana da 22.314 a 43.645. «È l’effetto green pass – ha aggiunto Paolo Bulgheroni, direttore Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria – è evidente che ha funzionato come strumento di sanità pubblica, perché ci ha permesso di intercettare una serie di positivi che in caso contrario si sarebbero recati sul posto di lavoro introducendo il virus. Inoltre è una leva per la vaccinazione degli indecisi».

2020 vs 2021

Ats Insubria ha proposto poi un’analisi dei dati dell’estate-autunno 2021 raffrontati con quelli del 2020. «Lo scorso anno – ha detto Catanoso – la pandemia si era quasi spenta a luglio, mentre quest’anno c’era la variante Delta più contagiosa. Nel 2020 il numero dei positivi era esploso tra il 7 e il 14 ottobre mentre adesso è in discesa». Un anno fa a ottobre i positivi in tutta l’Ats erano 3376, mentre ora sono 696, con una differenza del -79%. Un divario che aumenta ancora se si considera solo il numero degli ospedalizzati. A ottobre 2020 erano 360 in tutto il territorio di Ats Insubria, mentre oggi sono 48, con un -87%.

Ats Insubria

Pochi casi nelle scuole

Per quanto riguarda le scuole i numeri dei positivi sono ancora limitati. Nella settimana dall’11 al 17 ottobre in provincia di Varese si sono registrati solo 16 casi (3 nell’infanzia/nido, 6 alla primaria, 4 alle medie e 3 alle superiori). Più alto invece il numero dei relativi contatti in quarantena: in totale 531 persone tra alunni e operatori scolastici. Prosegue intanto l’attività dei test salivari nelle scuole sentinella. Nel varesotto nell’ultima settimana è stato riscontrato un caso positivo su un totale di 571 studenti testati. Per facilitare l’utilizzo dei tamponi a casa Ats Insubria ha realizzato un video che sarà distribuito alle famiglie che aderiscono alla sperimentazione.

Campagna antiCovid tra prime e terze dosi

Quindi la campagna vaccinale antiCovid, che in seguito alla rimodulazione dei centri sul territorio prosegue con le prime dosi che sono in progressivo aumento in seguito all’obbligo di green pass e si affiancano alle terze dosi che stanno aumentando sia per i soggetti fragili che per gli over 80. Nelle giornate del 18 e del 19 ottobre, quando hanno preso il via le terze dosi sugli operatori sanitari, le vaccinazioni effettuate sul territorio di Ats hanno rappresentato il 18% circa del totale regionale. Oltre 4000 gli over 80 e 1400 gli ospiti delle Rsa che hanno già ricevuto la terza dose. Il 4 novembre invece partirà la campagna per il vaccino “booster” nelle farmacie: 22 quelle che hanno aderito al momento in provincia di Varese.

Ats Insubria

Al via anche l’antinfluenzale

Entrerà nel vivo nei prossimi giorni anche la campagna per la vaccinazione antinfluenzale, che è già iniziata lo scorso 7 ottobre negli hub, con la somministrazione in contemporanea con la terza dose. La campagna si svilupperà tra ottobre e gennaio e vedrà come sempre come punto di riferimento i medici di medicina generale. «Negli ultimi anni c’era stato un calo della campagna, con un’adesione del 40% negli over 65 – spiega Annalisa Donadini, dirigente Medicina di Comunità – l’anno scorso siamo arrivati al 59,5% e quest’anno l’obiettivo è di arrivare al 75%». Con l’obiettivo di aumentare la copertura ci saranno a disposizione circa 85mila vaccini in più rispetto allo scorso anno. Nella scorsa stagione, complice la concomitanza con il lockdown, l’incidenza dell’influenza è stata molto bassa, ma quest’anno non sarà così. «La percezione del rischio non deve abbassarsi».