Mensa dei poveri: accolti tutti i patteggiamenti. Caianiello “chiude” a 4 anni e 10 mesi

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MILANO – Mensa dei poveri chiusa la prima tranche processuale: accolti tutti i patteggiamenti. Nino Caianiello, difeso dall’avvocato Tiberio Massironi,  “chiude” a 4 anni e 10 mesi così come da accordi raggiunti tra procura e imputati. L’ex membro della commissione paesaggio del Comune di Gallarate Gianluca Quartesan, assistito dall’avvocato Carlo Alberto Cova, è invece stato assolto con rito abbreviato dall’accusa di abuso d’ufficio. La decisione del Gup milanese Natalia Imarisio è arrivata intorno alle 13.30 di oggi, giovedì 21 ottobre.

Gli accordi tra procura e imputati

Una decisione che chiude il primo filone processuale di un’inchiesta che, nel maggio 2019, aveva spazzato via Forza Italia in provincia di Varese (e non solo) e aveva portato all’arresto di Caianiello, ex plenipotenziario degli azzurri varesotti, considerato dagli inquirenti il fulcro di un sistema corruttivo tra decime e incarichi pilotati a cavallo tra Varese e Milano. Oltre al “Mullah” hanno patteggiato (mettendo una pietra tombale sul loro coinvolgimento in quella che è stata definita la Tangentopoli 2) anche Alberto Bilardo (3 anni e 6 mesi), ex assessore a Somma e segretario cittadino di Forza Italia a Gallarate nonché uomo di fiducia di Caianiello difeso dall’avvocato Roberto Aventi, l’ex presidente di Accam Laura Bordonaro (2 anni), l‘ex assessore all’Urbanistica di Gallarate Alessandro Petrone (2 anni), l’avvocato di fiducia di Caianiello Stefano Besani (2 anni), Marcello Pedroni (2 anni), all’epoca consigliere di Prealpi servizi, l’imprenditore Pier Tonetti (2 anni) e l’architetto Pier Michele Miano (1 anno e 10 mesi).

Ipotesi carcere

Per quanto riguarda Caianiello, pur considerando il presofferto (la custodia cautelare seguita all’arresto), secondo l’accordo raggiunto per il patteggiamento dovrebbe scontare ancora 4 mesi di detenzione. «E’ un fatto che valuteremo in sede di esecuzione della pena – commenta Massironi – In quella sede presenteremo tutte le istanze che riterremo necessarie affinché questo non accada». Il 18 novembre, sempre a Milano, si aprirà invece il filone processuale ordinario che vede oltre 70 imputati. Tra questi il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, l’ex consigliere comunale bustocco e segretario provinciale di Forza Italia Carmine Gorrasi, il consigliere regionale Angelo Palumbo, l’ex eurodeputata Lara Comi e l’ex Ad di Tigros Paolo Orrigoni. 

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