Varese, Guardia di Finanza in festa: guerra all’evasione male sociale

VARESE – La Guardia di Finanza celebra il 249esimo anno di fondazione a Varese, nella sede di via Pasubio. E i numeri sono lusinghieri: numeri che vanno a vantaggio dei cittadini. Perchè per ogni tassa evasa, per ogni fattura falsa, qualcuno ci rimette un servizio pubblico dovuto. E c’è massima concentrazione sulla criminalità organizzata infiltrata sul territorio.

L’attività della Gdf

Un’attività intensa quella della GdF che elenca una serie di operazioni, svolte in modo capillare e con la massima professionalità, come conferma il bilancio dei vari servizi, con ottimi risultati, sia in campo repressivo sia per quanto riguarda la prevenzione. Un tema, questo della prevenzione dei reati, che rimane uno dei punti fermi dei militari della Finanza.
Dopo i ringraziamenti alle autorità civili, militari e religiose presenti, il comandate provinciale Generale Crescenzo Sciaraffa ha spiegato la funzione delle fiamme gialle, ringraziando i propri militari per l’impegno che caratterizza il loro lavoro.

Le parole del generale

Nel contesto esterno caratterizzato da indici di presenza territoriale della criminalità economica e dagli attuali inquietanti scenari geo-politici, mi preme riferirvi che stiamo continuando a lavorare per effettuare mirate analisi di rischio dirette al contrasto dei più pericolosi fenomeni, nazionali e transnazionali, di frode, aumentando la capacità di incidere in modo completo e trasversale sui fenomeni di illegalità economico-finanziaria, piuttosto che su singoli episodi a volte avulsi dalla percezione della dimensione sistemica della minaccia che, discretamente con metodi silenti – non esplicitamente aggressivi – continua ad appalesarsi.

In questa specifica dimensione di proattività, si inserisce la preziosa dorsale di “informatica operativa”, che consente di acquisire dati di diversa natura, avvalendosi anche dei numerosi archivi informatici in dotazione al Corpo, di aggregarli tra loro e di integrarli con le informazioni di natura precipuamente investigativa per consentire all’investigatore di selezionare, ai fini degli interventi ispettivi, esclusivamente i target caratterizzati da elevato rischio.

Il Pnrr

A tal proposito colgo l’occasione per comunicare l’attività svolta sinora in virtù dei protocolli d’intesa con Provincia di Varese e altri Comuni, ai cui rappresentanti rinnovo la gratitudine per la disponibilità accordata, nella prevenzione degli illeciti concernenti la percezione dei fondi di cui al piano nazionale ripresa e resilienza. In particolare, a distanza di un anno, attraverso lo scambio di informazioni, sono stati monitorati, in chiave preventiva, i partecipanti a 47 procedure di appalto per un importo di circa 65.000.000 di euro.

Il Bonus 110

In tema di “bonus 110”, l’utilizzo del predetto percorso di analisi pre-investigativa, ha portato all’individuazione di una platea di soggetti privati, imprese e liberi professionisti che hanno movimentato crediti fittizi per circa 75.000.000 di euro, sfruttando le agevolazioni messe in campo a livello nazionale, e hanno monetizzato, in denaro di origine pubblica, per circa 25.000.000 di euro.

Pertanto, sono convinto che, nella quotidiana repressione dei crimini connotati dal movente a carattere finanziario per conseguire un indebito vantaggio patrimoniale, sia sempre più urgente la necessità di intervenire con tempestive azioni di sottrazione dell’illecito arricchimento, andando a colpire il “prodotto” del reato, quel profitto che, inevitabilmente, si traduce anche in un costo sociale e si traduce anche in perdite per le cd. fasce deboli.

Tali condotte non comportano per il criminale economico-finanziario i pericoli connessi alla commissione di reati predatori, né richiedono l’utilizzo di armi o violenza, tuttavia gli assicurano un profitto illecito tutto sommato semplice da realizzare con emissione ed utilizzo di fatture false, l’omissione delle dichiarazioni reddituali e le bancarotte fraudolenti, a danno della giustizia fiscale, ossia a danno delle “tasche” dei singoli cittadini e dell’equità sociale.

Le misure cautelari reali e quelle di prevenzione patrimoniale, per gli effetti ablativi che ne derivano, rappresentano – a mio parere i più efficaci strumenti di dissuasione delle condotte criminose connotate strettamente dal movente economico, perché vanno a colpire, anche per equivalente, il guadagno di chi si vuole arricchire o affermare sul mercato illecitamente.

In questa ottica operativa, nel periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 maggio scorso, le Fiamme gialle varesine hanno comunicato responsabilmente alle competenti autorità giudiziarie notizie per ipotesi di reità economico-finanziarie allegando segnalazioni, ai fini del sequestro cautelare, di profitti ritenuti illeciti per 270 milioni di euro. Nello stesso periodo, inoltre, le Fiamme gialle varesine hanno eseguito decreti di sequestro preventivo delegati dall’AG per 51 milioni di euro in disponibilità mobiliari ed immobiliari.

Dette disponibilità sequestrate, in caso di confisca, andranno a costituire una concreta opportunità per riaffermare il principio di legalità sottraendo i patrimoni illecitamente accumulati e destinandoli a finalità sociali a favore della comunità alla quale erano stati in precedenza sottratti.

Così declinata, l’azione della Guardia di Finanza non può che risultare particolarmente apprezzata da parte di tutti gli industriali e dai rappresentanti d’impresa e di categoria, qui convenuti, che operano alacremente per fabbricare valore nel rispetto delle disposizioni che regolano la materia fiscale, commerciale, societaria e quella sul lavoro e che sono gravemente danneggiati dalla concorrenza sleale realizzata attraverso le frodi penal-tributarie.

In questa diuturna attività – e mi avvio a concludere – credo fermamente si debba essere animati da una reale passione e sorretti da una profonda dedizione, anche al punto di arrivare a posporre spesso problematiche private all’interesse più alto della collettività e di quello primario del Paese.

Ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri del comando provinciale di Varese siate sempre orgogliosi di vestire queste Fiamme Gialle che ci vincolano ad essere di esempio nell’adempimento del dovere, in quanto contribuiamo con il nostro servizio d’Istituto a sostenere la qualità dello sviluppo economico e, quindi, la qualità della vita democratica della Nazione.

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