Varese Ideale in campo: «Per liberare la città dall’anomalia chiamata Galimberti»

VARESE – Lombardia Ideale lancia la campagna per la riconquista di Varese, con il governatore Attilio Fontana e i “cugini” della Lega. «L’obiettivo è liberare Varese da un’anomalia che si chiama Davide Galimberti» traccia il percorso Giacomo Cosentino, consigliere regionale e coordinatore del movimento nato dall’esperienza della Lista Fontana Presidente.

A braccetto con la Lega

La rincorsa parte dalla Tana d’Orso di Mustonate, alla presenza del nuovo referente provinciale di Lombardia Ideale Maurizio Montalbetti e degli amministratori locali che hanno aderito al movimento, tra cui i sindaci di Fagnano Olona (Elena Catelli), Besano (Leslie Mulas), Cuveglio (Francesco Paglia) e Agra (Luca Baglioni). Ma anche del responsabile degli enti locali della segreteria provinciale della Lega Emanuele Poretti. A conferma del rapporto privilegiato con i “cugini” della Lega. Perché Lombardia Ideale è «un progetto che nasce con la condivisione di Matteo Salvini e Attilio Fontana – sottolinea Cosentino – in sintonia con la Lega ma differenti, perché intercettiamo un’area civica di amministratori, associazioni e cittadini che, seppur non si riconoscono in nessun partito, hanno voglia di mettersi in gioco».

«Varese 2021, siamo un po’ in ritardo»

Emanuele Poretti, braccio di destro di Matteo Bianchi per le trattative sulle amministrative, ribadisce come sia  «inevitabile che Lega sia il traino della coalizione di centrodestra a Varese, città simbolo della Lega e di Lombardia Ideale». Ma ammette che in vista della sfida elettorale del 2021 di Varese, «siamo un po’ in ritardo, dobbiamo darci una mossa». E non rinuncia nemmeno a fare autocritica. «Dobbiamo rivendicare quanto fatto in passato e aggredire gli errori di Galimberti. Perché in alcuni casi non è stata fatta una grossa opposizione come doveva esserci».

La “benedizione” di Attilio Fontana

«Iniziamo dai nostri Comuni per migliorare le amministrazioni e dimostriamo come la Lombardia sia avanti». Il presidente di Regione Attilio Fontana, già sindaco di Varese, benedice la nuova fase del movimento e indica nel “modello Lombardia” la chiave per il buon governo sul territorio: «Su un bilancio da 24 miliardi, la nostra Regione ha praticamente zero debiti e zero mutui. Vuol dire che se si amministra con buon senso, i risultati credibili si ottengono. C’è bisogno di tanta gente come voi che sa fare i conti. Dobbiamo farli tornare anche nelle nostre amministrazioni locali».

Varese Ideale

«Si parte da Varese, con il comitato elettorale Varese Ideale» annuncia Giacomo Cosentino. Si pensa già al programma. E in prima linea c’è l’ex assessore Stefano Clerici, che parla della riconquista del capoluogo come di un «dovere morale, partendo ora e senza commettere gli errori del passato anche recente. Ce lo chiedono i cittadini che tre anni fa hanno dato fiducia a Galimberti. Ma Varese è ferma, al di là dei proclami di un sindaco che comunica bene il nulla. La città oggi è più sporca, più disordinata, non è partito nessun grande progetto sbandierato in campagna elettorale. Gli emblemi del fallimento e della cattiva amministrazione di Galimberti sono piazza Repubblica, in balìa del degrado e degli immigrati senza controllo. E il parcheggio Sempione, non ancora aperto dopo aver stravolto progetto, ora obiettivamente brutto». Mattia Cavallini invece annuncia tre grandi priorità: «Valorizzazione del Sacro Monte, rilancio del commercio e attenzione su sicurezza e degrado».

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