Palazzo Estense vince la causa Acsm Agam. Capriolo (PD): «E i peracottai della Lega muti».

Palazzo Estense e il consigliere Matteo Capriolo

VARESEPalazzo Estense vince la causa intentata da Lario Reti Holding S.P.A. e dai Comuni di Monza, Como e Sondrio in merito alla vicenda della fusione di più società partecipate in Acsm Agam. 

Il Tribunale di Milano, con una sentenza emessa oggi infatti, ha dato ragione al Comune di Varese e, respingendo le ragioni degli attori, ha condannato Lario Reti Holding S.P.A. e i Comuni di Monza, Como e Sondrio a pagare le spese legali per un valore complessivo di 150 mila euro, a favore del Comune di Varese e gli altri convenuti. «Eravamo sicuri del nostro corretto operato – dice il sindaco Davide Galimberti – come sempre abbiamo agito nel pieno rispetto delle regole e anche oggi il Tribunale di Milano ci dà ragione».

Vicenda chiusa

Si conclude quindi definitivamente una vicenda iniziata anni fa in seguito alla fusione di più partecipate in quella che poi è diventata la società Acsm Agam, assorbendo più società di servizi. A seguito di questa fusione il Comune di Monza (guidato all’epoca dal sindaco Allevi), quello di Como (guidato all’epoca dal sindaco Landriscina) e Sondrio e la Lario Reti avevano intentato una causa contro il Comune di Varese accusandolo di aver tenuto un comportamento scorretto nelle fasi che avevano portato alla fusione e in particolare alla determinazione delle quote societarie spettanti ai singoli soci della nuova società Acsm Agam. Con la sentenza di oggi però il Tribunale di Milano dà piena ragione al Comune di Varese e al suo operato.

I peracottai della Lega

«La sentenza di oggi – aggiunge il presidente della Commissione Bilancio Matteo Capriolo – chiude positivamente per il Comune di Varese una vicenda su cui molti hanno speculato, in particolare gli esponenti della Lega cittadina. Ricordo perfettamente infatti le parole di alcuni leghisti che dichiararono: i comuni fanno causa a Varese, Galimberti regala un’altra figuraccia da peracottai alla città. Oggi si potrebbe rispondere che il Tribunale di Milano ci dà pienamente ragione e ancora una volta la figuraccia da peracottai la fa la Lega di Varese. L’importante però è che questa vicenda si sia conclusa e ancora una volta si sia dimostrato che abbiamo agito nel pieno rispetto delle regole». 

«Al termine però di tutto questo percorso giudiziario, scatenato dai soci della stessa società che doveva essere dei territori, tra vicende societarie e affidamento del servizio di raccolta rifiuti – conclude il sindaco – mi chiedo, visto che fino ad oggi questo è stato il clima, se valga ancora la pena proseguire. Tale riflessione nasce dal fatto che al momento ci ha portato solo innumerevoli contenziosi, in cui il Comune di Varese fino ad ora ne è uscito sempre vincitore (6 a 0). Il mio auspicio ovviamente è che con le amministrazioni attualmente in carica e che governano alcuni dei Comuni soci, possa esserci un rapporto rinnovato più sereno e le finalità con cui era nata la società trovino finalmente piena attuazione».

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