Anziana investita alla Rasa di Varese: un anno e 4 mesi per omicidio stradale

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VARESE E’ stato condannato a un anno e 4 mesi con sospensione condizionale della pena e non menzione il giovane di 22 anni che nel gennaio del 2017 investì alla Rasa una donna di 87 anni deceduta 20 giorni dopo l’incidente. Il pubblico ministero Lorenzo Dalla Palma aveva chiesto una condanna a 4 anni. Nel capo di imputazione al giovane è contestato anche l’utilizzo del cellulare al momento dello schianto.

Non era al cellulare

“Sul punto non è stata raggiunta la prova in sede di dibattimento”, ha commentato l’avvocato Cristian Silipo, difensore del 22enne. Lo stesso giovanissimo imputato che oggi, giovedì 20 gennaio, ha reso esame davanti al collegio presieduto da Andrea Crema ha negato la circostanza. Nel corso dell’istruttoria anche il comandante della polizia locale di Varese, al corpo è stata affidata la ricostruzione dell’accaduto, ha testimoniato che non è emerso nulla che potesse indicare l’utilizzo del telefonino da parte dell’automobilista al momento del fatto.

Abbagliato dal sole

Il giovane nel corso dell’esame ha spiegato, non senza evidente dolore nella voce, di “essere stato abbagliato dal sole. Un fascio di luce potente” che lo avrebbe accecato non appena svoltato a sinistra, arrivando da via Vico, per imboccare via Virgilio, dove è avvenuto il drammatico schianto. “Istintivamente, non vedendo più niente, ho alzato il piede dall’acceleratore e ho iniziato a frenare. Mentre stavo frenando ho sentito un forte colpo sulla parte anteriore dell’auto“. Il giovane, allora 18enne, aveva preso la patente 4 mesi prima. “Da quel momento ho una catena sull’anima – ha detto ai giudici – Ho voluto incontrare i famigliari della vittima. Lo ho fatto al funerale, volevo stare loro vicino”. Le motivazioni della sentenza saranno depositate in 45 giorni. Possibilissimo l’appello in quanto, a parere del difensore, non è stato provato il nesso causale tra l’evento e la morte.