Omicidio Di Mauro: Valentina uccisa con 56 coltellate dal compagno. Via al processo

VARESE – Sono 56. In tutto 56 coltellate: quelle che Marco Campanaro, 38 anni, ha inferto alla compagna Valentina Di Mauro, varesina, all’alba del 25 luglio dell’anno scorso uccidendola. L’omicidio consumato nell’abitazione di Cadorago, nel comasco, dove la coppia viveva.

Via al processo

Davanti all’orrore resta una sola domanda: perché? La risposta resterà muta. Oggi, mercoledì 19 aprile, davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Como presieduta da Valeria Costa si è aperto il processo a carico dell’omicida. Reo confesso, con arma del delitto ritrovata e repertata dagli inquirenti.

Le parti civili

C’è una perizia psichiatrica che attesa la parziale incapacità di intendere e di volere di Campanaro al momento dei fatti. Una perizia di parte. La stessa che accerta, però, la pericolosità sociale del 37enne e la sua capacità di stare in giudizio. Un processo può e deve essere celebrato. Con le parti civile rappresentate dagli avvocati Vera Dall’Osto e Corrado Viazzo già costituite.

Vogliamo giustizia

Una Corte d’Assise che, a quanto pare, sarà brevissima. L’avvocato della difesa ha rinunciato a sentire i testi. E l’imputato non renderà esame o spontanee dichiarazioni. Parleranno gli atti. Come se si trattasse di un rito abbreviato senza però la garanzia di uno sconto di pena. Il difensore potrebbe aver puntato al riconoscimento delle attenuanti generiche a carico di Campanaro che potrebbero tramutare un’eventuale ergastolo in una più mite condanna a 30 anni. «Ciò che chiediamo è di avere giustizia – spiega l’avvocato Dall’Osto che rappresenta i genitori di Valentina – Giustizia per questa giovanissima vita stroncata da 56, ripeto, 56 coltellate. Qui le strategie non servono: conta solo la giustizia».

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