Distribuite dalla Prefettura di Varese 285mila mascherine sequestrate dalla Gdf

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VARESE – Erano state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Busto Arsizio lo scorso mese di maggio, perché avevano una impropria marcatura CE ed erano prive di ogni documentazione idonea a certificare correttamente il prodotto come dispositivo medico, le 285mila mascherine chirurgiche pronte per essere vendute da un’azienda di Samarate. Il rappresentante legale dell’azienda era stato denunciato per frode in commercio e i prodotti sequestrati collocati a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa degli esiti delle indagini.

Mascherine restituite al territorio

Oggi, giovedì 11 giugno, le mascherine, saranno distribuite dalla Prefettura sul territorio, come annunciato dal Prefetto di Varese Dario Caputo, affiancato dal generale Marco Lainati, comandante provinciale della guardia di finanza (che ha eseguito l’operazione), dal questore di Varese Giovanni  Pepè e dal colonnello Claudio Cappello, comandante provinciale dell’Arma varesina.

Le parole del Prefetto di Varese

«Poiché a causa della considerevole domanda le mascherine chirurgiche rientravano ancora tra i beni più difficili da reperire sul mercato, le Fiamme Gialle bustocche, grazie alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio che ha concesso il nulla-osta al dissequestro dei beni ai fini della requisizione, hanno avviato la procedura introdotta dal decreto “Cura Italia” per far fronte all’emergenza sanitaria in atto», ha sottolineato il Prefetto annunciando l’inizio della distribuzione di questi stessi dispositivi di protezione individuale a vari enti presenti in provincia.

Dispositivi certificati dal Politecnico

«Grazie alla collaborazione del Politecnico di Milano – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali che ha analizzato un campione delle mascherine e di Federfarma Lombardia che ha ricostruito il prezzo al 31 dicembre 2019 (circa 10 centesimi a mascherina), il Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto all’emergenza epidemiologica Covid-19, ha chiesto al Prefetto di Varese l’adozione del formale provvedimento di requisizione», ha spiegato Lainati. Il commissario straordinario ha contestualmente dato mandato al comandante generale della guardia di finanza, quale soggetto attuatore, ad eseguirla.

Ecco a chi sono destinate

Il Prefetto di Varese ha così firmato il provvedimento di requisizione in proprietà delle 285.000 mascherine chirurgiche, demandandone l’esecuzione alle Fiamme Gialle. I beni sono stati consegnati dai finanzieri bustocchi alla Prefettura e saranno destinati a numerosi enti operanti sul territorio tra cui la Protezione Civile e i Comuni della provincia, l’Ats Insubria, gli ospedali delle Asst dei Sette Laghi e della Valle Olona, le autorità giudiziarie, le forze di polizia, l’ufficio scolastico territoriale di Varese e la Croce Rossa varesina. L’iniziativa rappresenta l’ulteriore conferma di come un’azione corale tra enti, pubblici o privati che siano, consenta sempre di agire al meglio e con tempestività nell’interesse dell’intera collettività.

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