Dodici milioni di euro per il primo e 15 annui per il secondo. Stiamo parlando di Edinson Cavani e di Paulo Dybala e delle loro altisonanti richieste economiche per accettare approdo all’Inter e rinnovo alla Juve. Richieste esagerate, illogiche e assurde, soprattutto se inserite in un contesto, quello attuale, fortemente condizionato dal Coronavirus. Ma se anche ci trovassimo in un contesto diverso, sarebbe normale? No. Non lo sarebbe. Semplicemente perché Cavani e Dybala non valgono le cifre di cui raccontano i giornali.
Richieste assurde
I 12 annui per Cavani sono un insulto e sbaglierebbe la squadra che glieli dovesse dare. Un ottimo giocatore, per carità, ma a 33 anni compiuti come si fanno a pretendere certe cifre. Sembra quasi che i giocatori vivano realtà dissociate. Esagerata è anche la richiesta di Dybala che fuori dal confine della SerieA non ha ancora mostrato la grandezza che da lui ci si aspetta già da troppo tempo. Le grandi stagioni in Champions dell’argentino sono pallidi ricordi e dunque anche tecnicamente non si spiega il motivo per cui la Juve dovrebbe decidere di alzare uno stipendio già fin troppo elevato (7,5 annui). Se quelle sono le richieste dei due sudamericani possono tranquillamente offrirsi fuori dal campionato italiano.