Varese, spariscono dal conto 120 mila euro: 92enne denuncia l’amica

VARESE – I risparmi di una vita custoditi in contanti in casa e depositati successivamente su un conto postale, dietro consiglio di una persona di fiducia che se ne sarebbe poi impossessata, lasciando al legittimo proprietario soltanto gli spiccioli.

Amica di famiglia sotto accusa

La vicenda riguarda un 92enne varesino e la denuncia sporta dall’uomo nei confronti della figlia di un amico, una donna di 65 anni finita a processo con l’accusa di circonvenzione di incapace. La donna avrebbe convinto l’anziano uomo a spostare tutti i suoi soldi, quasi 120mila euro, su un conto in Posta intestato ad entrambi. E sfruttando la possibilità di gestire quel conto in autonomia, in un secondo momento avrebbe spostato il denaro su un conto diverso, aperto in un altro ufficio postale senza che il 92enne se ne accorgesse.

«Mi fidavo di lei»

L’uomo, in tribunale a Varese, ha affermato di non riconoscere la sua firma sul documento che avrebbe consentito alla donna di operare liberamente sul primo conto. «Mi fidavo di lei», ha poi aggiunto parlando della 65enne, che nel 2020 si recava spesso a casa dell’uomo per aiutarlo a sbrigare le piccole commissioni di ogni giorno. Ed è proprio per la fiducia in quella persona a lui vicina che l’anziano le aveva parlato dei suoi risparmi.

La battuta sui soldi

«Dai che li contiamo», avrebbe detto lei un giorno a proposito dei soldi. «Io non sapevo nemmeno quanti fossero – ha sottolineato l’uomo durante la sua testimonianza in udienza – però ricordo che quando le sono capitate in mano 12 banconote da 500 euro lei ha reagito con una battuta, dicendomi “per forza non ce ne sono più in giro, le hai tutte tu!”. Pochi giorni dopo aver contato i soldi, siamo andati in Posta per aprire il conto. Ci siamo andati per due volte – ha precisato l’uomo, che si è costituito parte civile nel processo con l’assistenza dell’avvocato Jenny Cantù – e la seconda volta io me ne sono andato prima. Non so cosa abbia combinato quando è rimasta da sola all’ufficio postale».

I dubbi e la denuncia

L’uomo, che nel 2020 era stato ricoverato in ospedale a causa del Covid, e che aveva sofferto di depressione per la scomparsa della moglie, iniziò ad avere i primi dubbi sull’apertura del conto dopo una chiamata ricevuta dalla Posta e riguardante i ripetuti movimenti di denaro sul conto stesso: «Ho scoperto che i soldi piano piano sparivano. E l’ho denunciata».

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