Spaccio e sparatoria nei boschi di Vergiate e Sesto, prime condanne. In 6 a giudizio

VERGIATE – Maxi giro di spaccio nei boschi di Vergiate e Sesto Calende, arrivano le prime condanne per alcuni dei 10 pusher arrestati nel corso dell’operazione portata a termine nel maggio 2023 dai carabinieri della compagnia di Gallarate e della stazione di Sesto Calende e coordinata dal pubblico ministero di Busto Arsizio Ciro Caramore. Altre 5 persone furono poi fermate fuori provincia.

La sparatoria a Vergiate

Un blitz pericoloso, uno dei pusher era stato svegliato da un rumore all’alba e, intuendo l’arrivo delle forze di polizia, aveva imbracciato un fucile a pompa: era stato bloccato dai militari prima che potesse sparare con l’utilizzo di un taser. Gli stessi spacciatori finiti in manette quasi un anno fa erano stati “oggetto” di attenzione da parte di una banda rivale, nei boschi di vergiate arrivarono 25 uomini, su cinque mezzi, con almeno dieci armi da fuoco senza contare i machete per eliminare i rivali in affari e prendersi quella piazza di spaccio. Da quella sparatoria andata in scena nei boschi di Vergiate partirono le indagini che portarono all’arresto degli imputati comparsi oggi, lunedì 22 aprile, davanti al Gup del Tribunale di Busto Tiziana Landoni.

Le prime condanne

In tre hanno scelto di patteggiare con pene comprese tra i 21 mesi e i 4 anni e due mesi (al patteggiamento si è andato a sommare il cumulo di altre condanne). Quattro i riti abbreviati sui quali il Gup si è pronunciato oggi con condanne comprese tra i 3 anni e 8 mesi e i 2 anni (pene scontate di un terzo per legge). Tutti gli altri imputati (che non hanno chiesto riti alternativi) sono stati rinviati a giudizio. Dopo quei primi 10 arresti, nel marzo di quest’anno, sono stati arrestati altri 17 spacciatori: coloro i quali facevano parte del commando avversario arrivato a Vergiate armato sino ai denti per prendersi il business dello spaccio (4mila euro al giorno) in quei boschi.

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