Sport e sostenibilità, Eventi Sballati a Varese. De Simone: «I runner apripista»

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VARESEDalla spesa agli Eventi Sballati: a Varese al via appuntamenti in grado di unire sport e sostenibilità. L’iniziativa, che è stata illustrata oggi, mercoledì 8 settembre, a Palazzo Estense alla presenza dell’assessore all’Ambiente e allo Sport Dino De Simone, si pone in continuità con la Spesa Sballata, progetto attivo dal 2019 e promosso grazie a una rete di realtà: Comune di Varese, cooperativa Totem, Provincia di Varese Osservatorio Provinciale Rifiuti, Scuola Agraria del Parco di Monza e con il contributo della Fondazione Cariplo all’interno del bando Plastic Challenge 2019.

Le due anime del progetto

Dal 2019 al 2020, grazie alla collaborazione con Coop Lombardia e Carrefour Italia, la Spesa Sballata è stata sperimentata in alcuni punti vendita della città una spesa senza imballo, attraverso l’utilizzo di contenitori/retine riutilizzabili portati dal cliente. Il successo della sperimentazione ha indotto il Comune di Varese e gli altri partner ad allargare l’orizzonte del progetto anche agli eventi sportivi e alle associazioni che li organizzano, contattando una prima rete di soggetti sensibili e auspicando un allargamento futuro a un numero sempre maggiore di manifestazioni.
Diversi gli eventi sportivi attualmente coinvolti: Continua a sognare – Corri con noi (10-12 settembre), EcoRun Varese (25-26 settembre), Varese City Run (10-12 ottobre) e il Campo dei Fiori Trial (13 marzo 2022).
Le associazioni organizzatrici si sono già impegnate a ridurre il consumo di plastica attraverso alcune azioni mirate, come ad esempio l’utilizzo di bicchieri compostabili (o riutilizzabili), la scelta di privilegiare materiali riciclati per premi e gadget, favorire il car sharing, l’utilizzo di traccianti di percorso riutilizzabili e recuperarli a fine gara. Azioni di non semplice gestione in questo particolare momento storico, ma che danno la misura dell’impegno che queste associazioni intendo mettere in gioco e che potranno esser potenziate nei prossimi anni con il supporto del Comune di Varese.

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Un decalogo per favorire buone pratiche

Per raggiungere l’obiettivo lo staff del progetto ha realizzato un decalogo per consentire una progressiva adozione di buone pratiche, incoraggiando gli organizzatori di eventi a sfruttare il loro ruolo per aumentare la consapevolezza dell’inquinamento da plastica, e offre anche suggerimenti ad atleti e pubblico su come ridurre i propri rifiuti di plastica e ispirarli a fare lo stesso.
Il progetto nasce in un contesto locale che vede Varese presentare una crescente sensibilità per la raccolta differenziata, ma con una produzione di Rifiuti Solidi Urbani pro capite, in particolare la plastica, ancora in costante ascesa. Questo particolare tema si inserisce nel più ampio contesto europeo di prevenzione dei rifiuti decadenti da articoli in plastica monouso che più facilmente si disperdono nell’ambiente.

I corridori fanno da apripista

«L’idea che l’imposizione di multe e controlli risolvano il problema dei rifiuti appartiene al secolo passato: in questo ambito i cittadini sono sempre più soggetti attivi, con in prima linea il nucleo familiare, cellula che costituisce la società», ha osservato De Simone. «In una città dello sport come Varese, perché non lanciarsi allora sugli eventi? Oggi questa impostazione è soprattutto di natura volontaria. A fare da apripista sono le associazioni qui presenti: vedo molti corridori, saranno le nostre “lepri” della sostenibilità».
Come ha sottolineato Enzo Favoino, coordinatore scientifico del progetto, dopo aver ascoltato la testimonianza di Marco Migliorati sull’esperienza di 5R Zero Sprechi a Brescia, «Le attività sportive, oltre a svolgersi spesso in simbiosi con il territorio, con i partecipanti che richiamano creano un indotto. Senza dimenticare i modelli valoriali che gli atleti rappresentano».

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Fare rete, ricerca e partecipazione. Con un approccio gentile

Lucia Agostinelli (Totem) ha spiegato come le linee guida dell’iniziativa si concentrino sul fare rete, creare partecipazione, ricercare realtà simili analizzando il territorio e contestualizzandolo in tutto ciò che accade in quel momento. Adottando un approccio gentile: «Invece che ricorrere a sistemi coercitivi in materia ambientale, occorre partire dall’impegno di ciascuno, mostrando a un associazione come possa avvicinarsi a questi temi. In altre parole, dando una risposta alla sua domanda “cosa posso fare?”». Qui di seguito è indicato il decalogo di riferimento per l’organizzazione degli eventi sportivi:

01 Strutture, gazebi, etc.

  • Utilizzare quanto più possibile strutture riutilizzabili
  • Usare traccianti di percorso riutilizzabili e recuperarli a fine gara

02 Distribuzione dell’acqua

  • Bicchiere riutilizzabile su cauzione
  • Per atleti e partecipanti: Bring your own! Chiedere che ciascuno porti la propria borraccia
  • Messa a disposizione/vendita di borracce durevoli, in acciaio, possibilmente termiche/isolate per pubblico/partecipanti con logo
  • Fontanelle che erogano acqua potabile (eventualmente refrigerata/ gasata)
  • Vietare la vendita di bottigliette da 0,5 litri di acqua, possibilmente anche di volume superiore
  • Per atleti, sfere edibili con acqua

03 Organizzazione dei pasti, snack

  • Utilizzo di stoviglie lavabili per la somministrazione dei pasti/servizio lavaggio esterno
  • Prevedere la proposta di “mezze” porzioni
  • Evitare l’utilizzo di tovaglie monouso
  • Utilizzo di stoviglie lavabili per la somministrazione dei pasti/lavaggio in loco
  • Negli stand favorire l’offerta di prodotti sfusi, o scegliere formati “famiglia” evitando i monodose

04 Rifiuti

  • Organizzare la raccolta differenziata nelle cucine e formare gli addetti alla cucina
  • Collaborazione degli organizzatori dell’evento con azienda di raccolta e per pulizia finale, anche da littering
  • Raccolta differenziata con isole ecologiche complete, presidiate da facilitatori alla raccolta differenziata, in particolare per i rifiuti della tavola (modello Expo 2015)

05 Scelta premi, gadget, etc.

  • Sostituire medaglie e coppe con premi ottenuti con materiali riciclati o prodotti o servizi offerti da cooperative sociali
  • Pacco gara con gadget utili, sballati e sostenibili (no monouso, no plastica)
  • Involucro del pacco contenitore che possa essere riutilizzato (borse di materiale riciclato o tessuto naturale)

06 Emergenza Covid

  • Sensibilizzazione ed eventuale premio per chi arriva all’evento con mascherine sicure e lavabili
  • Liquido igienizzante mani in dispenser riutilizzabili o in formato maxi, se possibile con igienizzanti naturali (es. tea tree oil)
  • Evitare guanti monouso

07 Per gli atleti

  • Fornitura di cheerpack (bustine gel), di cui gli atleti dovranno riconsegnare il packaging vuoto
  • Fornitura di copertine termiche riutilizzabili dal singolo atleta anche in altri eventi

08 Organizzazione della mobilità

  • Favorire l’utilizzo di trasporti pubblici o biciclette per raggiungere l’evento (ad esempio con agevolazioni tariffarie, presenza diffusa di rastrelliere bici, navette elettriche da parcheggi remoti)

09 Promozione e comunicazione

  • Digitalizzazione della promozione e dei contenuti dell’evento, comprese le regole di sostenibilità dell’evento (accesso online con QR code)
  • Iscrizioni solo online
  • Divieto del volantinaggio pubblicitario cartaceo

10 Sensibilizzazione e responsabilizzazione di organizzatori e partecipanti sulla sostenibilità

  • Per i partecipanti suggerire: Bring your own! (borraccia, bicchiere, stoviglie, etc.), mascherina lavabile, mezzi di trasporto sostenibili, invitare alla corretta RD (residui pasti, etc.)
  • Per gli atleti favorire: Bring your own! (borraccia, bicchiere, stoviglie, etc.), mascherina lavabile, copertina termina da conservare e riutilizzare, corretta RD (snack, cheerpack)
  • Per gli organizzatori: prevedere la formazione sul decalogo, nominare un referente della sostenibilità dell’evento, definire penalizzazioni per il mancato rispetto delle regole ambientali da parte degli atleti, prevedere premialità per i partecipanti virtuosi (sconto sui pasti, sul biglietto di ingresso, etc.)

Basta plastica: l’esperienza delle Famiglie Sballate di Varese in un documentario

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