Varese, piazza Repubblica avrà anche un “tetto” per il mercato coperto

piazza Repubblica

VARESE – «Piazza Repubblica avrà anche un tetto». Ad annunciarlo Riccardo Blumer, direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio. L’architetto si sta occupando insieme agli studenti dell’Università della Svizzera Italiana di studiare i futuri spazi della piazza, nell’ambito di una collaborazione con il Comune di Varese. E tra le idee emerse c’è proprio quella di allestire una copertura che possa funzionare da mercato coperto.

Un nuovo mercato coperto

La proposta su cui stanno lavorando gli studenti è quella di realizzare un tetto nel luogo che attualmente ospita il Teatro Apollonio, riportando in piazza Repubblica una funzione che manca da decenni, quella del mercato coperto. Che non sarà però un edificio vero e proprio, bensì una “tettoia urbana”. «L’idea – ha spiegato Blumer – è quella di porre un tetto in quella zona che può essere usato come mercato coperto e che negli altri giorni possa essere un collettore di vita anche per altre attività. La piazza non sarà solo mercato, tante altre cose si potranno fare in questo luogo». Nelle intenzioni dell’architetto e dei suoi studenti dovrà essere un tetto all’insegna della bellezza e che rappresenti l’idea di comunità, attraverso l’uso di materiali contemporanei. L’obiettivo è valorizzare un’area di Varese che oggi resta un po’ nascosta. «Bisognerà prima togliere il teatro provvisorio e riscoprire la meraviglia che era questo luogo, che è connesso con una parte storica della città che è da ritrovare. Adesso quella zona è un retro».

Il rapporto con via Magenta e il monumento

Un altro aspetto che gli studenti di Mendrisio stanno approfondendo è il rapporto tra piazza Repubblica e la “grande via”, così come l’ha definita Blumer: via Magenta, che costituisce l’entrata in città da chi arriva dall’autostrada. «Stiamo studiando diverse possibilità – ha osservato l’architetto – in quel luogo manca un lato edilizio, qualcosa che funzioni da limite per distinguere traffico e pedonalità. Dobbiamo lavorare sull’idea di un muro senza fare un muro. Deve diventare come un castello, un ingresso». Quindi il rapporto con il Monumento ai caduti. «Alla scultura del Buzzi è stata tolta la scala che la rapportava con la piazza. C’è da ricostruire una questione attorno alla percezione e alla comunicazione fisica col monumento stesso». Tra le idee per piazza Repubblica ci sarà anche una particolare attenzione per i temi dell’energia e dell’ambiente. Una delle proposte che si sta valutando è quella di trasformare i grandi fori di ventilazione del parcheggio sotterraneo in torri energetiche con il compito di produrre energia per la piazza.

piazza repubblica

Progetto a quattro mani

Tutti questi suggerimenti saranno presentati a breve all’attenzione dell’amministrazione comunale. Sarà questione di qualche mese: i progetti della scuola di architettura saranno analizzati a quattro mani insieme a Palazzo Estense, prima dello step successivo. «Quando avremo i vari progetti pronti li condivideremo con gli altri sottoscrittori dell’accordo di programma per la piazza», ha specificato il sindaco Davide Galimberti. «L’idea è di arrivare ad un progetto esecutivo cantierabile che comprenda non solo lo spazio della piazza ma anche le aree limitrofe», ha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati.

Lo spostamento dell’Archivio del Moderno

Oltre ai progetti per la piazza la collaborazione tra l’amministrazione e l’Università della Svizzera Italiana riguarda anche il trasferimento dell’Archivio del Moderno, che sarà ospitato nel nuovo polo culturale presso l’ex Caserma Garibaldi. Varese ha superato la concorrenza di numerose altre città. «Da anni eravamo in cerca di una sede adeguata per conservare questo archivio prezioso – ha osservato Boas Erez, rettore dell’Università della Svizzera Italiana – stavamo valutando l’ipotesi di Novara ma poi abbiamo trovato il luogo ideale a Varese, che è facilmente raggiungibile da Mendrisio con il treno”. All’interno del progetto per la caserma sono state studiate soluzione apposite per la distribuzione degli spazi a favore dell’archivio.