BUSTO ARSIZIO – Carlo Tavecchio, attuale presidente del comitato regionale lombardo della Lega Nazionale Dilettanti, è sempre stato uomo di calcio. E di “discese ardite e risalite”. Anche quando ha avuto l’onore e l’onere di guidare, in un periodo difficile, la Federazione Italiana Gioco Calcio. Ecco perché il suo intervento alla Villa Renoir di Cerro Maggiore ha saputo catturare l’attenzione dei soci del Panathlon club “La Malpensa” e dei numerosi ospiti presenti.
Carlo Tavecchio: un calcio al passato
L’ex massimo dirigente della FIGC ha parlato, senza mezzi termini, come sua abitudine, della megalomania del calcio italiano. “Rispetto agli altri campionati, 100 squadre professionistiche sono troppe. In una situazione già difficile, il Covid ha cambiato la prospettiva. L’attuale deficit avrebbe bisogno di interventi pazzeschi, che però nessuno può garantire. Purtroppo il quadro generale è molto preoccupante, perché si regge, di fatto, solo sugli introiti dei diritti televisivi. Certo, non si può nascondere la delusione di constatare come il recovery fund abbia ignorato il calcio. Non si può dimenticare come il sistema-calcio sia attualmente la quinta industria del Paese, che garantisce allo Stato Italiano 1 miliardo all’anno di gettito fiscale. Un intervento economico di questa portata non può ignorare un comparto così importante”. E poi la metafora molto “tavecchiana”. “Il calcio professionistico spende più di quello che incassa. Sta ballando sul Titanic e va incontro a un iceberg. Se non si prendono provvedimenti e se non si mette mano a una riforma complessiva del professionismo, il rischio di affondare è altissimo. In un momento molto delicato come l’attuale, il sistema deve reagire. Il Covid è una “livella”, parafrasando Totò, e in Italia sopravvivranno solo le società più intelligenti”.
A Riccardo Colombo (Pro Patria) lo speciale Premio Fair-Play
Il Panathlon club “La Malpensa” del presidente Massimo Tosi ha conferito lo speciale Premio Fair-Play a Riccardo Colombo (accompagnato da Nicolò Ramella, responsabile dell’Ufficio comunicazione), che sul campo di Gorgonzola, contro la Giana Erminio, ha rinunciato a un rigore decisivo, ma ingiusto, sapendo difendere i propri valori. Un gesto che Carlo Tavecchio non ha esitato a definire “eccezionale, unico, assolutamente da diffondere affinchè anche altri possano imitarlo”. E il governatore lombardo del Panathlon Attilio Belloli ha prontamente preso il rimbalzo, affermando che “noi del Panathlon siamo qui per questo, per far conoscere gesti meravigliosi come quelli di Riccardo Colombo”. Il capitano della Pro Patria (già insignito del Premio Gentlemen della Lega Pro) ha semplicemente detto “me la sono sentita così”.
Aldo Albanesi premiato con il “Domenico Chiesa Award”
Il presidente Massimo Tosi ha quindi consegnato il “Domenico Chiesa Award” (la massima onorificenza del Panathlon) al socio de “La Malpensa” Aldo Albanesi, il principe degli arbitri italiani (e internazionali) di basket e già massimo dirigente del club.
I nuovi soci del Panathlon club “La Malpensa”
Il presidente Massimo Tosi ha poi presentato i soci che hanno fatto il loro ingresso nel club: Mauro Ghisellini, Filippo Giorgetti, Salvatore Rino Laguardia, Marco Tajana, Elio Turri.
Gli ospiti d’onore ospiti del Panathlon
Sono intervenuti molti ospiti d’onore, che con la loro presenza hanno impreziosito una serata già molto densa di eccellenze, coincisa con la ripartenza del club “in presenza”. I sindaci di Busto Arsizio e di Castellanza Emanuele Antonelli (anche presidente della Provincia di Varese) e Mirella Cerini, l’assessore allo sport di Busto Laura Rogora, l’assessore alla qualità della vita di Legnano Guido Bragato, il governatore del Panathlon Area 2 Lombardia Attilio Belloli ed il rappresentante di Banche Generali Giacomo Bergamaschi.