A Velate l’incontro tra gli studenti del Frattini e Piccaia: «Immaginate il futuro»

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VARESE – Dal liceo artistico Frattini di Varese sino al Battistero di Velate per l’incontro con Giorgio Piccaia. Il suo “Omaggio a Fibonacci” ha “sedotto” i più giovani a tal punto di spingere 45 studenti del liceo varesino a raggiungere l’antico borgo a piedi in un cammino tra antico e contemporaneo. Ad accoglierli hanno trovato Carla Tocchetti, curatrice della mostra “Omaggio a Fibonacci” (ospitata dal Battistero di Velate sino al prossimo 21 novembre).

Le visite infrasettimanali

«Con la riapertura del Battistero dopo la forzata sospensione delle attività dovuta all’emergenza pandemica abbiamo caldeggiato che vi fosse anche la possibilità di visite infrasettimanali per gruppi, ovviamente su prenotazione, oltre ai normali accessi garantiti durante il fine settimana», spiega Tocchetti. E a farsi avanti sono stati gli studenti di quinta del liceo artistico Frattini. Un’organizzazione impeccabile quanto complessa (a causa della pandemia) della visita ha portato alla divisione degli studenti «In tre gruppi da 15 in modo da poter garantire il distanziamento necessario».

Dall’antico al contemporaneo

I ragazzi, seguiti da Tocchetti, hanno ripercorso la storia di Velate arrivando, passo dopo passo, all’arte contemporanea di Piccaia. «Due i punti importanti rilevati – spiega la curatrice della mostra – Il primo: l’arte contemporanea può essere, come in questo caso, fulcro di attrazione per la scoperta e la promozione di un contesto storico. La visita è stata infatti pensata come una “passeggiata” nel tempo: dalla nascita dell’antico borgo ad oggi con “Omaggio a Fibonacci”. Un filo conduttore che collega passato e presente perché la “forma” del primo condiziona gioco forza quella del secondo». Un po’ come la matematica di Fibonacci: la sua sequenza numerica e la sua forma in geometria detta “proporzione aurea” governano con estrema precisione il riferimento universale della bellezza, dell’armonia, della verità. Alla base della perfezione che esiste in natura, e di ciò che possiamo costruire a partire da essa, vi è un numero. La vita stessa è un numero. «La matematica di Fibonacci è stata nel 1.200 la pietra angolare sulla quale si basa molta parte dell’odierna tecnologia», aggiunge Tocchetti.

La matematica di Fibonacci

La spinta che arriva dal matematico è quella a guardare sempre oltre il numero astratto. «Questa pulsione ad immaginare l’oltre è fisicamente visibile in alcune delle opere di Piccaia – spiega Tocchetti – Questi ragazzi hanno nelle mani la possibilità di immaginare il futuro. Di andare oltre il numero astratto». E qui si arriva al secondo punto fondamentale che il desiderio espresso dagli studenti del liceo Frattini rivela. «Ci crucciamo di come riuscire ad avvicinare i più giovani all’arte – chiosa Tocchetti – Ebbene quanto accaduto oggi dimostra che organizzando eventi capaci di coinvolgere i ragazzi questi hanno una prontissima risposta. Un artista così carismatico come Piccaia li ha attratti. Portandoli alla scoperta del borgo di Velate».

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