E’ caccia ai venditori abusivi fuori dall’ospedale di Gallarate

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GALLARATE – Portafogli, cinture, orologi, suppellettili e vestiario: è di vario genere la merce sequestrata nell’ultima settimana dalla polizia locale di Gallarate in via Dubini. I venditori abusivi sono stati tutti identificati: nei confronti di chi non risulterà titolare della regolare documentazione di soggiorno, verranno adottati gli opportuni provvedimenti repressivi. Per quanto riguarda la merce, verrà custodita in attesa della definitiva confisca.

Repressione quotidiana

La strada a ridosso del posteggio che serve l’ospedale Sant’Antonio Abate è una delle zone della città dove la presenza di posteggiatori e venditori abusivi è una costante. Situazione che l’amministrazione comunale di centrodestra non è più disposta a tollerare, da qui la decisione di entrare in azione istituendo un presidio giornaliero. L’opera di contrasto della presenza di questi soggetti, tutti stranieri, è perciò ormai una costante e solo negli ultimi giorni ha registrato sette diversi interventi che hanno portato al sequestro della merce ceduta irregolarmente in cambio di soldi. Un atteggiamento del tutto diverso dal vicino Comune di Somma Lombardo, dove invece il centrosinistra in maggioranza ha respinto la mozione anti-accattoni.

L’appello dell’assessore

Dall’assessore alla Sicurezza Francesca Caruso arriva un appello rivolto alla cittadinanza, improntato come sempre al rapporto di collaborazione tra gallaratesi e forze dell’ordine: «Invitiamo a contattare immediatamente la centrale operativa della polizia locale o il 112 per segnalare ogni attività sospetta. E, comunque, si invita a non dare, per alcun motivo, soldi a questi soggetti: siamo convinti che il mancato incasso a fine giornata li spingerà a non presentarsi più in via Dubini, così come nelle altre zone della città dove queste gente staziona alla ricerca di clienti».

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