Tamponi Covid, lite a Vergiate. Balzarini: «Numeri ridicoli». Parrino: «Demagogia»

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VERGIATE – «Fare quaranta tamponi al giorno è inammissibile: vergognatevi». Il consigliere di minoranza Romano Balzarini (Vergiate 2030) senza freni. Il consiglio comunale di ieri, 8 febbraio, è diventato un ring di prese di posizione. Ad accendere la discussione, l’ordine del giorno presentato dal gruppo d’opposizione sul punto tamponi rapidi in paese che, a suo dire, «appare molto limitato». Con tanto di suggerimenti per incrementarne le prestazioni. Spunti non del tutto digeriti dal sindaco Daniele Parrino. Che, anzi, ha affondato: «Questo è un momento di demagogia pura». Il risultato: scontro aperto. Non meno sostenuto il dibattito sulla situazione dei medici di base prossimi al pensionamento.

Il quadro tamponi

Al primo cittadino il compito di offrire un quadro del servizio tamponi, istituito a novembre dall’Asss. Intanto, ricordando che «è stata assunta un’infermiera dalle 14 alle 19», per un’attività che – aggiornato al 31 gennaio – ha fruttato 2243 test rapidi. Viste le molte richieste, l’azienda speciale ha cercato di trovare una persona che coprisse i turni del mattino. Ma senza risultati, visto che «in questo momento non è semplice trovare questo tipo di figure professionali». in linea con i nuovi provvedimenti (come obbligo vaccinale per alcune categorie, estensione del green pass o l’autotest per il rientro in classe degli alunni), «si sta assistendo a un calo delle richieste». Un appunto poi sul fatto che «non spetta al consiglio comunale entrare nel merito di come l’Asss debba organizzare i servizi». E sono i vertici dell’azienda a fare le valutazioni «in base alle risorse umane ed economiche». E andando oltre la realtà locale: «Non è pensabile che le farmacie possano risolvere le infinite problematiche organizzative e gli evidenti limiti della sanità lombarda e di Ats». Fino al commento, diretto e tagliente: «Provo un po’ di invidia: anche a me piacerebbe sparare cose a casaccio, senza dover mai render conto a nessuno».

«Numeri ridicoli»

Balzarini non l’ha presa bene. «Voi le sparate grosse», ha replicato secco. Con un riferimento particolare a quei 2243 tamponi. «Sono 40 tamponi al giorno, esclusa la domenica: per un Comune come Vergiate è un numero quantomeno ridicolo». E ancora: «C’è gente che va in giro per mezza provincia a fare i test e avete attivato un servizio a novembre quando gli altri Comuni sono attivi da almeno un anno: fate ridere a parlare di questi numeri in pandemia, abbiate vergogna». Se poi il problema, ha aggiunto, «riguarda la sanità lombarda, sono d’accordo. Ma sentirmi dire che sono un demagogo solo perché voglio implementare un servizio carente, allora no».

La situazione medici di base

Restando in tema sanità, anche il tema medici di base che sono prossimi al pensionamento. Molto discusso in questi giorni – e ora incalzato da Balzarini – in aula è stato fatto il punto della situazione. Parrino ha riepilogato tutti gli step affrontati finora. Ribadendo alcuni concetti chiave: «Non possiamo prendere in giro i cittadini facendo intendere, tra le righe, che l’amministrazione comunale abbia la possibilità di risolvere il problema. La responsabilità è di Ats e Regione Lombardia che in questi anni non hanno minimamente investito sulla sanità territoriale pubblica, privilegiano quella privata”. Inoltre, ha confermato che «il confronto con Ats è aperto quasi giornalmente». E sul piano per migliorare gli ambulatori comunali ha aggiunto: «Sesona e Corgeno sono stati ristrutturati pochi anni fa e quelli di Vergiate qualche mese fa per il punto prelievi».
Un punto di incontro invece sull’idea di una segreteria unica, sostenuta anche da Balzarini, che aiuti a concentrare i medici negli ambulatori. «Si tratta di una soluzione che in passato non ha avuto successo a causa di diverse resistenze tra i medici. Se e quando arriveranno quelli nuovi, si potrà fare un tentativo».

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