Virtus Verona-Pro Patria: 2-0. Tigrotti ancora al tappeto

STANZANI FALLISCE IL RIGORE PER RIAPRIRE IL MATCH

VERONA – Repetita non iuvant. Allo stadio “Stadio Gavagnin-Nocini” la Virtus Verona del patron allenatore Gigi Fresco (in panchina dal 1982) vince per 2-0, condannando la Pro Patria alla seconda sconfitta consecutiva.

Un ko inconfutabile per quanto visto in campo, ma la rimaneggiata squadra bustocca di Vargas – al netto di un approccio da rivedere, di una prestazione non certo da incorniciare e di un rigore fallito malamente da Stanzani al 76′ (con Pitou a scalpitare per tirarlo), deve nuovamente recriminare su un episodio arbitrale che, volente o nolente, indirizza una gara iniziata male e finita peggio. La rete del 2-0, con cui al 25′ l’argentino Juanito Gomez bissa il vantaggio rossoblù al 7′ di Matteo Casarotto, scaturisce infatti da una leggera ma evidente carica sul portiere tigrotto Del Favero, non ravvisata dal direttore di gara (Gabriele Restaldo di Ivrea).

Un errore che, facendo il paio con il mancato penalty del turno precedente non concesso a Pitou, invita a far battere i pugni nelle sedi opportune, anche se stavolta i tigrotti – autori è giusto sottolinearlo e ribadirlo di una prova sotto tono – se la devono prendere soprattutto con se stessi.

In classifica la Pro Patria – al decimo ko in campionato, il quinto in trasferta – resta ferma a quota 43 (cinque i punti di margine sulla zona playoff), venendo superata in sesta posizione dal Renate. In attesa del big match nel posticipo fra FeralpiSalò (50) e Pordenone (49), la vetta vede a 51 punti l’inedita accoppiata Pro Sesto e Lecco. In coda, dove la Triestina lascia l’ultimo posto al Piacenza, la quota playout è a 34.

Le pagelle: Chakir dà vivacità

Del Favero 5.5; Molinari 5, Saporetti 5, Boffelli 5; Bertoni 5.5, Nicco 5 (17′st Chakir 6.5), Piran 5 (1′ st Perotti 6), Vaghi 5 (1′st Stanzani 5), Ndrecka 5.5; Pitou 6, Piu 5.5 (17′st Gavioli 6). Vargas: 5.5

1° tempo: Casarotto e Gomez ma è fallo

Con sette giocatori indisponibili (Brignoli, Ferri, Ghioldi, Lombardoni, Parker, Rossi e Vezzoni), mister Vargas, con Vaghi e Saporetti al rientro dalla squalifica, fa partire titolari anche Piran a centrocampo e Pitou in attacco. Al 7′ la Virtus passa: Del Favero si oppone da campione al colpo di testa ravvicinato di Gomez, ma sulla successiva ribattuta di Matteo Casarotto non può far nulla: 1-0. Su un campo non certo adatto ai fraseggi, la Pro si trova al 25′ sotto di due reti: su una palla a spiovente, Del Favero – anziché respingere di pugno – tenta la presa, venendo disturbato (la spallata è leggera, ma basta per mettere fuori tempo il numero uno tigrotto) da Juanito Gomez che gira in rete. Fra le proteste vibranti dei biancoblù (per un doppio fallo, anche su Ndrecka) l’arbitro indica comunque il centrocampo: è 2-0. La Pro, oltre a rischiare di perdere le staffe (dopo Nicco e Molinari, viene ammonito anche Bertoni: anche lui era in diffida), non è nemmeno fortunata: al 29′ la girata di testa di Piu sul primo palo fa gridare al gol, ma Giacomel non si sa come riesce a deviare in corner.

2° tempo: Stanzani sbaglia dal dischetto

All’intervallo sul 2-0, Vargas manda subito in campo nella ripresa Stanzani e Perotti (per Piran e Vaghi). La mossa sembra dare i frutti, ma sulla conclusione di Nicco da ottima posizione la deviazione di Piu (sulla traiettoria) sfiora soltanto il palo. Il tecnico cileno mette nuovamente mano alla squadra, inserendo al quarto d’ora Chakir e Castelli, ma è la Virtus a sfiorare il tris. La Pro ha ancora da recriminare con l’arbitro per un rigore non concesso, ma al 75′ il fischietto eporediese non può davvero esimersi dall’assegnare il rigore ai biancoblù per un fallo di Faedo su Chakir. Pitou sembra volersi incaricare della massima punizione, ma alla fine sul dischetto ci va Leonardo Stanzani che manda la palla sopra la traversa, lamentandosi poi col terreno. L’errore – sotto la curva occupata dai trenta ammirevoli tifosi biancoblù giunti a Verona – chiude di fatto le speranze tigrotte, con l’ex Hellas Alfredsson che prova l’eurogol dalla distanza. Nonostante i cinque di recupero, nei quali un tifoso veronese si rende protagonista di un gesto antisportivo nei confronti di Saporetti e non solo, al triplice fischio finale il 2-0 fa ancor più rabbia.

In & out: no comment

In una settimana contraddistinta dal durissimo post della presidentessa biancoblù al termine della gara pre-carnevalesca con la Pergolettese (“Verso gli incivili che hanno creato questo ambiente allo stadio vorrei avere qualche commento!! Io mi domando come sarà la loro vita in famiglia e fuori! Poveracci!“), non osiamo immaginare i commenti di fronte al secondo grossolano torto arbitrale consecutivo (OUT) subito dalla Pro Patria (il terzo nel 2023 considerando, dopo il rigore non dato a Pitou con la Pergolettese, l’espulsione al di Saporetti in avvio di match col Padova).

Episodi che si faticano davvero a commentare, al pari dell’ingresso nell’orbita della Castellanzese (di Affetti, Asmini e Scandroglio) della San Marco, società bustocca da sempre legata alla Pro Patria grazie soprattutto a Lino Petenà. Un accordo che, nell’anno di Busto Città Europea dello Sport, sa di smacco per una città carente di strutture (campi in sintetico?) e per una politica che, come già successo per il triste caso Busto 81-Varese, continua a mancare di una regia autorevole sul territorio. Il tutto al netto di una mentalità da Paesotto (da dilettanti, non da professionisti), di “non rapporti” e di relazioni ai minimi termini (vero tallone d’Achille) e di un’ingombrante storia che martedì 28 febbraio festeggerà 104 anni di vita (IN) con una cena al Ristorante-Pizzeria Capri.

Il tabellino

Virtus Verona-Pro Patria: 2-0 (2-0)

Marcatori: Casarotto al 7’pt, Gomez al 25’pt

VIRTUS VERONA (4-2-3-1): 1 Giacomel; 6 Daffara, 4 Cella, 27 Faedo, 13 Ruggero; 5 Tronchin (40′ s.t. 3 Mazzolo), 17 Lonardi; 21 Gomez (28′ s.t. 99 Fabbro), 7 Nalini (1′ s.t. 44 Talarico), 10 Danti (22′ s.t. 20 Halfredsson); 90 Casarotto (40′ s.t. 72 Priore). A disposizione: 12 Syaulis, 29 Freddi, 8 Begheldo, 11 Manfrin, 25 Santi, 34 Olivieri, 39 Vesentini, 95 Munaretti. All. Fresco.

PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 5 Molinari, 4 Saporetti, 13 Boffelli; 2 Vaghi (1′ s.t. 21 Perotti), 10 Nicco (17′ s.t. 26 Chakir), 14 Bertoni, 18 Piran (1′ s.t. 7 Stanzani), 3 Ndrecka; 32 Pitou (37′ s.t. 20 Gavioli), 27 Piu (17′ s.t. 30 Castelli). A disposizione: 12 Mangano, 6 Sportelli, 16 Fietta, 17 Citterio. All. Vargas.

ARBITRO: Gabriele Restaldo di Ivrea (Davide Merciari della Sezione di Rimini e Davide Di Dio della Sezione di Caltanissetta. Quarto Ufficiale Fabio Franzò della Sezione di Siracusa).

NOTE: Serata fredda e ventosa, terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Nicco, Del Favero, Bertoni, Saporetti, Pitou e Molinari (Pro Patria), Nalini, Faedo e Ruggiero (Virtus Verona). Angoli: 5-2  Recupero: pt 3′, st 5′.

Next match: a Busto la capolista Pro Sesto

Domenica 5 marzo (calcio d’inizio anticipato alle ore 14.30) appuntamento da non perdere allo stadio “Carlo Speroni” di Busto Arsizio. La Pro Patria riceve la visita della capolista e rivelazione Pro Sesto, guidata in panchina dall’ex portiere biancoblù Matteo Andreoletti. Da vendicare la bruciante sconfitta dell’andata al “Breda”, resa meno amara solo dal gol del debuttante Pitou.

Virtus Verona Pro Patria tigrotti – MALPENSA 24