Emergenza Coronavirus, don Fabio si rimette il camice. Lavora in ospedale a Busto

Coronavirus Don Fabio Stevenazzi

GALLARATE – La chiesa è chiusa da settimane. E così don Fabio Stevenazzi, che di professione faceva il medico prima di ricevere la chiamata del Signore ed entrare in seminario, ha deciso di tornare a indossare il camice e dare il proprio contributo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Lavorerà in ospedale a Busto Arsizio, aiutando le persone contagiate dal Covid-19.

Il sacerdote-medico

Don Fabio Stevenazzi, originario di Sant’Antonino in Lozza, è stato ordinato sacerdote nel 2014. Il suo primo incarico è stato a Somma Lombardo e Mezzana, dove è stato coadiutore degli oratori. Da poco tempo è stato trasferito a Gallarate, nella comunità pastorale San Cristoforo. Prima di indossare la tonaca, però, aveva fatto cinque anni come specializzando e altri cinque come medico in Pronto soccorso. Con grande coraggio e umanità ha deciso di aiutare le persone che più stanno soffrendo per l’emergenza Coronavirus e tra pochi giorni incomincerà a lavorare in ospedale a Busto. Ieri ha fatto una prima giornata di istruzioni, sta ultimando le visite necessarie per essere inserito in quel contesto, dove potrebbe diventare operativo già nei primi giorni della prossima settimana.

Coronavirus Don Fabio Stevenazzi

Preghiere e non telefonate

«Ho iniziato l’addestramento a Busto», conferma don Fabio scrivendo ai suoi parrocchiani. «Se posso, chiederei a tutti una cortesia: comprenderete che ora avrei bisogno più di preghiere e tranquillità, che non di telefonate. Forza e coraggio: che il Signore ci conservi tutti nella salute, nella determinazione e nel buonumore. E che san Cristoforo interceda per ciascuno di noi».

Pronto a dare tutto

«Accompagniamo con stima e con la preghiera il suo cammino», dice da Gallarate monsignor Riccardo Festa. La decisione di Don Fabio – che ha ottenuto il parere favorevole dell’arcivescovo Mario Delpini – ha fatto immediatamente breccia nel cuore dei suoi parrocchiani. «Facciamo tutti il tifo per lui e ricordiamolo nelle nostre preghiere», scrivono alcuni. «Questa sua scelta conferma ancora una volta, anche se non ce n’era bisogno, che don Fabio è una persona straordinaria, sempre pronto a dare tutto. Impariamo da lui».

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