Maxi-ZTL, 78 km di ciclabili, sensi unici e Mobility hub: ecco il PUMS bocciato a Busto

BUSTO ARSIZIO – Dopo la clamorosa bocciatura in maggioranza se ne è parlato per giorni, ma solo i consiglieri comunali del centrodestra lo hanno potuto vedere per intero: è il PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile proposto dall’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo. Una bozza che probabilmente non arriverà mai tra gli atti ufficiali dell’assemblea civica: già questa sera, 30 aprile, è in programma il primo incontro del gruppo di lavoro chiamato a rivedere il Piano dopo lo stop da parte della maggioranza.

Le pedonalizzazioni

Il primo punto chiave è l’estensione della ZTL, la zona a traffico limitato del centro storico. Con le discusse pedonalizzazioni di piazza Garibaldi e piazza Trento e Trieste, ma anche la novità del regime speciale di area a precedenza pedonale che comprenderebbe anche via Montebello, via Matteotti e corso Europa. Verso est, il PUMS prevede infatti di chiudere alle auto piazza Vittorio Emanuele II, via Carducci, via Don Minzoni (tra via Rosmini e Via Carducci), via G. B. Bossi (tra via Rosmini e via Carducci), via Rosmini, piazza Garibaldi (ad esclusione del tratto che consente la svolta da via Galilei a via Fratelli d’Italia), corso XX Settembre (tra piazza Garibaldi e viale Cadorna), via Cattaneo, via San Giusto, via Daniele Crespi, piazza Trento e Trieste e via Mazzini (tra piazza Trento e Trieste e via Foscolo). Verso ovest invece, oltre al già previsto tratto di estensione della ZTL in via Cavallotti e in via Bramante, si ipotizza di istituire un regime speciale di area a precedenza pedonale senza limitazione dei flussi veicolari, ma attraverso l’attuazione di misure di moderazione del traffico. Una sorta di “ZTL light” in via Montebello, vicolo Re Magi, vicolo Livello, vicolo Rovello, vicolo Custodi, vicolo Clerici, vicolo Albrisi, vicolo San Carlo Borromeo, via Matteotti, via 22 Marzo, vicolo Provasoli, corso Europa (tra via Massari e via 22 Marzo), via Crespi Castoldi, via Porta, via Bambaia e via Roma (tra via Bambaia e via Bramante).

Il Biciplan

Un altro capitolo scottante che fa discutere è quello dell’estensione della rete di piste ciclabili in città. Il PUMS si pone l’obiettivo, ambizioso, di incrementare fino al 150% i chilometri di percorsi dedicati alle biciclette. Passando dai 31 km dello stato attuale ad oltre 78 km: un dato complessivo che comprenderebbe anche gli interventi già programmati e approvati con il PUT (Piano Urbano del Traffico) e con il progetto Gipadüa varato dall’assessore Loschiavo. In parallelo, il Piano prevede anche una segnaletica ad hoc per gli itinerari ciclabili e la creazione di nuove rastrelliere per la sosta delle biciclette, ma anche l’installazione in giro per la città di colonnine per la manutenzione delle biciclette, provviste di pompa per il gonfiaggio e piccoli attrezzi quali cacciavite e chiavi.

I sensi unici

Particolarmente controverso il capitolo dedicato ai nuovi sensi unici, tra cui quello di via Silvio Pellico (in direzione ovest, per creare un anello in senso antiorario con le vie Venegoni ed Espinasse). Altre zone interessate dalla modifica dei sensi di marcia sono quella del Tribunale (confermare le vie Beccaria e Machiavelli in direzione ovest, Piave in direzione est), i Santi Apostoli, tra la stazione e il Sempione (via Zara in direzione nord, via Fiume in direzione est, via Gorizia in direzione ovest, via Redipuglia in direzione est, via Boezio in direzione Nord, via Seneca in direzione sud, via Montepulciano in direzione Nord e via Siena in direzione sud), e Borsano (via Cavalcanti in direzione ovest-est e via Cardinal Simone in direzione est-ovest).

Le zone 30

Tra le altre novità previste dal PUMS, l’istituzione di nuove zone scolastiche, o comunque interventi di moderazione del traffico, di fronte a gran parte degli istituti scolastici. Ma anche una serie di nuove zone 30 in via Palestro, via Settembrini, via Acerbi, via Lodi, via Sanzio, via Samarate (davanti alla scuola Pascoli), via Caprera/ Ferrari, via Bevilacqua, via Caduti, via Montello, via Genova, tutto l’anello del centro (già previsto dal Piano Urbano del Traffico), via Mazzini/piazza Trento Trieste/via Lissoni, via Zappellini/Volta/Manzoni, via Galvani, via Marco Polo/Deledda (per ridurre la rumorosità), via Sicilia, via Canton Santo, via Gozzano, via Rossini, via Dante, via Carducci, via Monfalcone, via Cassano/Arnate e via Tagliamento. E ancora, nuove linee di trasporto pubblico urbano, già pensate per un futuro capolinea all’ospedale unico di Beata Giuliana.

I Mobility Hub

E poi c’è il capitolo della trasformazione di una serie di parcheggi dislocati in punti strategici della città nei cosiddetti Mobility Hub, vale a dire aree di sosta per i veicoli privati in cui vengono offerti servizi aggiuntivi quali punti di ricarica per i mezzi elettrici, servizi di sharing mobility (auto, biciclette, monopattini, etc.) e servizi per la logistica, come locker per il ritiro dei pacchi o anche (nei cosiddetti “Mobility Hub Plus”) veri e propri spazi per lo stoccaggio temporaneo delle merci destinate ad essere trasportate con mezzi più leggeri nei negozi. Una risposta al tema dell’ultimo miglio della logistica diretta agli esercizi della ZTL, di cui si era molto discusso negli incontri pubblici propedeutici al PUMS.

busto arsizio pums ztl ciclabili – MALPENSA24