SOMMA LOMBARDO – «Vogliamo essere in mille». Punta in alto Alberto Schiavulli dell’Asd Nazionale. Torna il Fiandre Varesino, con l’obiettivo di richiamare a Somma Lombardo più del doppio dei 450 iscritti che nel 2022 hanno partecipato alla randonnée non competitiva sul modello del celebre “Giro delle Fiandre”. Anche per il 2023 lo start è previsto in via Marconi, all’ombra della biblioteca comunale. L’appuntamento per tutti gli amanti del ciclismo è in calendario per il 2 aprile.
L’evento solidale
L’evento è stato presentato oggi, 22 febbraio, nella Sala del Camino. Ispirata al celebre “Giro delle Fiandre in Belgio”, la competizione cicloamatoriale è organizzata da Asd Nazionale di Somma e da Asd Cicli Turri di Gallarate. La manifestazione è patrocinata dal Comune e sostenuta dall’Ente per il turismo delle Fiandre VisitFlanders. «Il fine, oltre che divertirsi, è di creare aggregazione», le parole di Sonia Squizzato, presidente dell’Asd Nazionale. «E anche quest’anno parte del ricavato sarà devoluto alle realtà Amici del Centro Studi Sclerosi Multipla Gallarate, Anffas Ticino Onlus di Somma e Associazione Parkinson & Sport di Bergamo».
I percorsi
Ci saranno due percorsi, esclusivamente in provincia di Varese, «su asfalto, oltre che sul pavé e sul ciottolato. Oltre allo sterrato», ha spiegato Schiavulli. «Richiede un certo impegno, ma ci sarà una buona competizione». Compreso il «suggestivo» passaggio per il Castello Visconte, arrivando da via Sfondrati.
Nel dettaglio, è previsto un itinerario da 100 chilometri circa (lungo) con una scalata di 17 muri per un dislivello positivo di 1490 metri. E poi uno da circa 60 chilometri (corto) con 10 muri e un dislivello
positivo di 722 metri.
Sicurezza in strada
L’assessore allo Sport, Edoardo Piantanida Chiesa: «Come ogni anno, questa manifestazione è un fiore all’occhiello per Somma. Sarà un piacere anche sostenere la sua finalità sociale». E così Anna Pezzi, di Alka (marchio che realizza indumenti tecnici per il ciclismo): «Siamo felici di affiancare Asd Nazionale e Ciclo Turri in un evento che riscuoterà grande successo».
Fino all’appello di Schiavulli: «Ci sono stati 105 morti, fra i ciclisti investiti sulle strade. Appositamente anche. I tir passano a 20 centimetri dall’atleta, le auto sfrecciano di fianco. I ciclisti sono indisciplinati? Alcuni sì. E gli automobilisti? Lo sono certamente di più. Noi rivendichiamo il nostro diritto di essere utenti della strada in sicurezza».