A Busto il 25 aprile non è finito: i “Mille papaveri rossi” di Acof e le altre iniziative

BUSTO ARSIZIO – I “Mille papaveri rossi” degli studenti degli istituti Olga Fiorini e Marco Pantani di Busto Arsizio tirano la volata alla seconda fase delle iniziative per celebrare la Festa di Liberazione, con le scuole protagoniste. La mostra di piccole opere d’arte sulla Resistenza create dai ragazzi, accompagnata da una performance sartoriale “live”, si è tenuta questa mattina, 26 aprile, al “Giardino della Riconoscenza” di villa Tovaglieri.

La mostra-performance

Protagonista una delegazione di giovani delle scuole superiori inserite nell’universo educativo Acof, nello spazio dedicato ai “Giusti” del territorio che la realtà scolastica diretta da Mauro e Cinzia Ghisellini cura dal 2022. Le docenti Irene Pellegatta e Marisa Maggiolo hanno raccolto le opere, esposte nel Giardino, mentre un gruppo di studentesse si è occupato di svolgere una particolare esibizione, realizzando dal vivo un allestimento nel quale sartorialità, arte e valori sono stati messi in sintonia, allo scopo di creare un abito da sera ispirato ai “Mille papaveri rossi” della canzone di Fabrizio De Andrè “La guerra del Piero”.

L’obiettivo

«Obiettivo centrato, siete state brave» le parole a caldo dell’assessore alle politiche educative Daniela Cerana, presente insieme alla presidente del consiglio comunale Laura Rogora e ai vertici delle associazioni partigiane e combattentistiche. La mostra e la celebrazione, hanno sottolineato i docenti Acof che hanno curato il progetto, «hanno voluto esprimere la comune riconoscenza a chi ha combattuto per la libertà di tutti, utilizzando al meglio il linguaggio artistico. Ciò, sempre con l’obiettivo di tramandare i valori irrinunciabili della Resistenza alle giovani generazioni».

Le altre iniziative

Domani mattina, 27 aprile, alle 10.30 ai Molini Marzoli è in programma l’iniziativa delle scuole medie “Prandina” (parte dell’Istituto comprensivo “Tommaseo” diretto dalla prof. Cristina Parisini) dedicata al documento della resa tedesca del 29 aprile 1945, scritto con la macchina da scrivere “Imperial Typewriter” – conservata al “Museo della Macchina da Scrivere” di Milano – che sarà esposta durante l’evento. Relatori il fondatore del museo Umberto Di Donato, che condividerà la sua esperienza diretta durante i giorni del proclama e della firma della resa a Caserta, e il presidente dell’Anpi di Busto Liberto Losa, che parlerà dell’importante ruolo della nostra città nel giorno della liberazione e negli anni della Resistenza. Il programma delle celebrazioni della Liberazione si concluderà il prossimo 5 maggio con la posa delle pietre d’inciampo dei deportati della “Comerio Ercole” al parco Comerio.

busto arsizio 25 aprile acof – MALPENSA24