BUSTO ARSIZIO – Nel gergo giornalistico sono “bombe d’acqua”. Si tratta degli improvvisi, violenti scrosci di pioggia che, secondo le spiegazioni degli esperti, sono causati dal cambiamento climatico e creano una serie di guai, per far fronte ai quali bisognerebbe attrezzarsi. D’accordo, non sempre è possibile, ma in alcuni casi, magari i meno eclatanti, basterebbe invece una maggiore attenzione da parte delle autorità proposte. Ad esempio per i sottopassi, subito allagati appena piove un po’ di più, figurarsi con un nubifragio.
Impossibile intervenire? Secondo gli automobilisti che questa mattina, 3 luglio, sotto il temporale delle 7, sono transitati dai Cinque Ponti a Busto Arsizio sarebbe sufficiente una manutenzione seria e periodica per evitare la consueta, pericolosa pozza che si crea nel sottopasso dello snodo viabilistico, quello che immette in viale Duca d?’Aosta.
Scrive uno di loro: “Questa mattina con un leggero temporale il sottopasso che immette nel viale era quasi impraticabile. L’altro giorno l’acqua invadeva tutte le corsie fino ai muri di contenimento. Si creano situazioni molto pericolose oltre ad un pessimo biglietto da visita per chi transita dal più importante accesso alla città. Visto che questa situazione esiste da sempre e peggiora con queste bombe d’acqua si evidenza che l’amministrazione comunale ha un ufficio tecnico che definire molto distratto se non inefficiente è dire poco”.
Sin qui la reprimenda, alla quale dovrebbe seguire una risposta istituzionale. Che, se mai dovesse arrivare, non sia all’italiana, con il più classico degli scaricabarile rispetto alle competenze d’istituto. Per non dire di tutti gli altri sottopassi della città, esposti alle “bombe d’acqua” fino al punto che, in passato, l’acqua raggiunse addirittura la volta delle strutture. Ma per risolvere il problema in modo definitivo servirebbero parecchi soldi che, al momento, non ci sono.