A scuola di cybersecurity aziendale: Carabinieri in cattedra per Confapi Varese

VARESE – Come evitare i rischi legati all’utilizzo dei sistemi digitali in azienda, ma anche come proteggersi da possibili attacchi hacker e più semplicemente quali buone prassi attuare nel lavoro di tutti i giorni per difendere quello che è il vero tesoro di un’azienda: i dati. Sono alcuni dei temi trattati nell’incontro che il Palace Hotel di Varese ha ospitato nel pomeriggio di oggi, giovedì 2 marzo, con gli associati di Confapi nel pubblico e i Carabinieri “dietro la cattedra”.

Tutelare i dati

Ad aprire i lavori Piero Baggi, direttore generale di Confapi Varese. «È importante insieme ai Carabinieri garantire la tutela per l’economia sana del paese rappresentata dalle Pmi, che sono l’espressione più autentica della nostra realtà varesina». Il presidente di Confapi Varese Marco Tenaglia ha parlato di «tematiche che toccano tutti e che saranno sempre più importanti per la tutela delle nostre aziende e dei nostri dati, che diventano la nostra cassaforte». Quindi il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Gianluca Piasentin (nella foto sotto). «Un momento per far prendere piena consapevolezza sulle buone pratiche per abbassare il rischio di indebite intrusioni in quello che è oggi il bene più prezioso, cioè l’informazione sensibile».

I rischi dello smart working

A seguire la relazione di Giorgio Binda, presidente di Unimatica. «Con lo smart working lavorando a casa è più facile usare strumenti di lavoro in condivisione col resto della famiglia. Per evitare il rischio di compromissione dei dati è importante prendere coscienza e consapevolezza. Il lavoratore deve seguire poche regole ma in modo attento». Quindi un focus sull’attualità. «Gli attacchi hacker sono aumentati molto in questi anni. La raccomandazione è di tenere sempre le protezioni alte».

I Ros in cattedra

Clou dell’incontro la relazione focalizzata sulla security awareness aziendale, a cura del capitano Adriano Proscia dei Ros. «La sicurezza assoluta non esiste, ma esistono una serie di comportamenti da attuare – ha esordito – i dati oggi sono il core business delle aziende». Quindi ha illustrato le diverse tipologie di attacchi informatici, dal ransomware a virus, malware e phishing, ma anche come funziona il modus operandi degli hacker. Il capitano ha sottolineato l’importanza di prestare attenzione all’uso dei social media, che raccolgono e condividono i dati personali: app come Instagram e Facebook possono essere usate dagli aggressori per sfruttare a proprio vantaggio le informazioni. E poi le password, che devono essere complesse e cambiate frequentemente. Meglio ancora l’autenticazione a più fattori.

Intesa Confapi-Arma

L’incontro, promosso da Confapi Varese con la categoria nazionale degli imprenditori del settore informatico, Unimatica grazie alla collaborazione con il Comando Provinciale Carabinieri di Varese, dà seguito al protocollo nazionale sottoscritto tra Confapi e l’Arma dei Carabinieri. Sugli obiettivi dell’intesa si è soffermato nel corso dell’incontro al Palace Francesco Napoli, vicepresidente di Confapi. «Il protocollo che abbiamo sottoscritto con i Carabinieri è vincente». Nel dettaglio sono previste azioni congiunte a beneficio delle aziende associate, soprattutto in materia di legalità, security awareness, prevenzione e contrasto degli illeciti nelle attività produttive. I temi oggetto degli incontri previsti dall’accordo (occasioni come quello odierna) sono la tutela del patrimonio informativo aziendale, l’economia circolare e la gestione dei rifiuti, l’analisi dei rischi e delle misure per la prevenzione di infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale. Il protocollo prevede anche l’organizzazione di studi e ricerche sulle tematiche di interesse comune per l’approfondimento dei profili tecnici e funzionali.