di Alessandro Belviso
E’ morta in Giappone all’età di 119 anni la donna più vecchia del mondo, Kane Tanaka, nata il 2 gennaio 1903 nel villaggio di Kazuki, nel dipartimento di Fukuoka (sudovest del paese), anno in cui Marie Curie vince il premio Nobel per la fisica (prima donna a riuscirci) ed i fratelli Wright effettuano il primo volo a motore inventando l’aereo. Fino a poco tempo fa relativamente in salute, Kane Tanaka ha passato gli ultimi anni in una casa di cura di Fukuoka, dedicandosi ai giochi da tavolo e a risolvere problemi di matematica. Si era sposata nel 1922 con il cugino Hideo Tanaka, dando alla luce 4 figli ed adottandone un quinto. Inoltre da giovane aveva gestito varie attività, tra cui un negozio di torte di riso ed uno di noodle. Nel corso degli ultimi anni era diventata un mito per il Giappone, infatti alle olimpiadi di Tokyo dell’estate scorsa aveva programmato la sua partecipazione alla staffetta della torcia su sedia a rotelle, però non ha potuto esserci a causa della pandemia da coronavirus.
Ma come ha fatto a vivere per tutto questo tempo, diventando la donna più vecchia al mondo? Secondo Kane, il segreto è molto semplice: amore verso la famiglia, che significa tutto per lei, e dormire sonni tranquilli. Però il record storico di longevità per una persona non appartiene a lei, bensì alla francese Jeanne Calment, nata nel 1875 e vissuta per ben 122 anni. Il Giappone non è nuovo ad avere cittadini così anziani. Infatti è il paese con l’età media più alta al mondo (l’Italia si trova al secondo posto) e altrettanto per l’aspettativa di vita alla nascita. La motivazione principale risiede nella dieta. Porzioni piccole e cibi con proprietà medicinali, queste le regole alla base dell’alimentazione giapponese. Pesce crudo e tante verdure, evitando olio, burro e carboidrati. Così facendo si allontana il rischio di arteriosclerosi e cancro allo stomaco, patologie comuni in Italia ed in Occidente.
