Agesp Energia, a Busto è totonomi per il dopo-Attolini. I “Fratelli” che sgomitano

Nei riquadri: dall'alto a sx, Andrea Tomasini, Roberto. Blanco, Ettore Mazzucchelli, Raffaele Mosconi e Paolo Montani

BUSTO ARSIZIO – La poltrona di amministratore unico di Agesp Energia si è appena liberata, con le dimissioni di Francesco Attolini, e già scatta il totonomi per la successione. Una partita tutta interna a Fratelli d’Italia, il partito a cui, in base agli equilibri interni al centrodestra di governo e a meno di sconvolgimenti, spetta l’indicazione del numero uno della società, che dal 1° gennaio sarà presidente del CdA con l’ingresso effettivo di Acinque come azionista di maggioranza. E tra i papabili c’è qualcuno che ha iniziato a “sgomitare”.

I “Fratelli” in pista

Se il criterio fossero le “gerarchie” di militanza e di consenso all’interno del Circolo di Fratelli d’Italia, il posto probabilmente spetterebbe a Roberto Blanco, esponente storico sin dai tempi del MSI, poi AN e ora FdI. Che tra l’altro è anche appena dietro ad Attolini (subito dopo Francesca Schettino che faceva ticket proprio con Blanco) nella graduatoria dei non eletti alle ultime amministrative. Tra i candidati “naturali” al ruolo c’è anche Raffaele Mosconi, imprenditore, che fa parte del direttivo del Circolo e che era stato già tra i nomi sondati per la presidenza di Neutalia. E poi ci sono i “Fratelli” che possono vantare esperienze nel mondo delle partecipate: è il caso di Andrea Tomasini, professionista, già nel CdA di Prealpi Servizi e anche candidato alle elezioni politiche poco più un anno fa, e di Paolo Montani, dirigente d’azienda di professione, membro del direttivo del Circolo e con un passato da presidente di Prealpi Gas ai tempi di Gigi Farioli sindaco. Dal direttivo emerge anche un altro “papabile”, Ettore Mazzucchelli, noto farmacista e figlio d’arte: suo padre Franco era stato assessore ai servizi sociali in quota An.

La scelta in mano al sindaco

Il sindaco Antonelli pescherà tra questi nomi? Può darsi, di certo l’esperienza del caso Attolini (sul cui ruolo da amministratore unico nessuno aveva peraltro eccepito fino al clamoroso autogol della foto di Hitler) dovrebbe indurre il sindaco a fare una scelta più legata alla competenza manageriale che alla mera appartenenza di partito. E a quel punto potrebbero esserci sorprese. Intanto c’è anche da capire quando si compirà effettivamente la sostituzione di Attolini: le dimissioni dell’amministratore unico dovranno essere ratificate in assemblea, poi si aprirà il bando per la nomina del successore. A quel punto potrebbe convenire aspettare gennaio, con l’avvio della nuova governance societaria.

Le altre partite “incrociate”

Non solo, la transizione in Agesp Energia potrebbe “incrociarsi” con altre due partite delicate. Da un lato, la scelta del nuovo presidente di Neutalia, che era slittata a fine anno e che quindi a questo punto si sovrapporrà con quella del presidente di Agesp Energia. Tra l’altro, in corsa per l’incarico di punta della società che gestisce l’inceneritore di Borsano c’è un nome in quota Fratelli d’Italia: l’ex assessore Laura Mira Bonomi, vicina a Mario Mantovani, l’ex vicepresidente di Regione Lombardia che sarà candidato alle europee per il partito di Giorgia Meloni. E dall’altro lato, c’è il rimpasto di giunta, che incombe sempre anche se sembra sempre allontanarsi (a dopo le europee?) e dal quale Fratelli d’Italia mirerebbe a rafforzare la propria presenza nell’esecutivo con un assessore in più. Anche se gli alleati, dopo la bufera su Agesp Energia, iniziano già ad affilare le unghie.

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