Contrordine a Busto: Attolini si è dimesso. «Da soldato politico. In un mondo al contrario»

BUSTO ARSIZIO – L’esponente di Fratelli d’Italia Francesco Attolini si è dimesso dall’incarico di amministratore unico di Agesp Energia. «Io, consegnato alla gogna in un mondo al contrario, come lo definisce il generale Vannacci. Caduto per mano dell’intelligenza artificiale». Un nuovo colpo di scena che chiude, ora definitivamente, il caso che ha tenuto Busto Arsizio sulle spine per oltre una settimana. Proprio quando il sindaco Emanuele Antonelli aveva deciso di procedere con la revoca dall’incarico, Attolini ha rotto gli indugi e ha rassegnato le dimissioni. «Da soldato politico» come spiega lui stesso in una lunga lettera. «Per il bene del Partito e della coalizione». E Andrea Pellicini, segretario provinciale di FdI, gli riconosce «senso di responsabilità».

L’annuncio di Agesp Energia

Agesp Energia S.r.l. rende noto che nella mattinata di oggi (17 ottobre) l’Amministratore Unico ha rassegnato irrevocabilmente le proprie dimissioni.
La società, con l’occasione, ringrazia il Dott. Francesco Attolini per l’apporto gestionale profuso nel periodo del suo mandato.

Le scuse e le spiegazioni

«Mi scuso con chiunque si sia offeso, ma rivendico l’involontarietà di qualsiasi messaggio indiretto contenuto in quella foto» le parole di Francesco Attolini, che spiega i motivi per cui ha resistito fino all’ultimo. «Non volevo dare le mie dimissioni in quanto le ritenevo un’ammissione di colpa – rivela – non ritenevo di dover rispondere alle accuse del PD, men che meno al comico Crozza». A fargli cambiare idea, «senza nulla togliere al Sindaco», sono stati «alcuni esponenti nazionali e regionali di Fratelli d’Italia». Ma pur facendo il passo indietro, Attolini continua a pensare di non aver fatto nulla di male: «Un problema morale? In un mondo dove prostituzione, droghe, bestemmie, aborti, utero in affitto, sono praticamente sdoganati, io ero diventato un problema e consegnato alla gogna locale e nazionale». Anche perché, rimarca, «la mia foto era ancora su Facebook perché non reputata offensiva» dai sempre più restrittivi criteri dei social. «Una foto creata dall’intelligenza artificiale, che mi era stata girata, insieme ad altre, senza fini, ma puramente per curiosità». E qui Attolini ribadisce il concetto già espresso: «Nazismo e fascismo, dai quali mi sono già dissociato pubblicamente, sono morti e sepolti». Ma quella foto di Hitler gli è costata il posto.

Il comunicato di Attolini

Ritengo sia doveroso dare delle spiegazioni pubbliche dei giorni scorsi, non volevo dare le mie dimissioni in quanto le ritenevo un’ammissione di colpa, personale e politica e io non accettavo questa sconfitta; senza nulla togliere al Sindaco, ho sentito alcuni esponenti Nazionali e Regionali mi hanno consigliato di dare le dimissioni per il bene del Partito e della coalizione.

Non le volevo dare perché avrei voluto rispondere davanti alla Legge Italiana, sulla quale giurai 23 anni fa durante il Servizio Militare, non ritenevo di dover rispondere davanti alle accuse del PD, men che meno al comico Crozza, contro il quale tra l’altro avevamo manifestato a Busto come Partito, come riportato dalla stampa tramite fuga di notizia ieri.

Non le volevo dare perché molti amici mi dicevano di non mollare, conoscendo la mia persona, la mia forza era anche quella; non le volevo dare perché la mia foto era ancora su Facebook perché non reputata offensiva, nonostante i criteri sempre più restrittivi, di che cosa stavamo parlando?

Sentiti alcuni avvocati, siccome non c’erano reati penali tipo “propaganda” o “apologia” mi sembrava assurdo dare le dimissioni da amministratore pubblico (nominato principalmente per far quadrare i conti) per una foto creata dall’intelligenza artificiale, che mi era stata girata, insieme ad altre, senza fini, ma puramente per curiosità.

Era un problema morale? Già, era un problema morale, un problema morale in un mondo al contrario come lo definisce il Generale Vannacci.

Un problema morale, in un mondo dove prostituzione, droghe, bestemmie, aborti, utero in affitto, sono praticamente sdoganati, io ero diventato un problema e consegnato alla gogna locale e Nazionale.

Io, caduto per mano dell’intelligenza artificiale, uno dei primi di questa potente ma pericolosa invenzione. Temo, ma non ho elementi certi per fare valutazioni, che a causa dell’intelligenza artificiale cadranno alcuni lavoratori, la vera sfida futura è difendere i posti di lavoro.

Invito tutti a fare dei passi avanti, non indietro, guardando quella famigerata foto pensiamo al futuro, non al passato, quel passato che non tornerà più, perché nazismo e fascismo, dai quali mi sono già dissociato pubblicamente, sono morti e sepolti.

Mi scuso con chiunque si sia offeso, cittadini Bustocchi e non solo, personale dell’amministrazione comunale e clienti di Agesp, ma rivendico l’involontarietà di qualsiasi messaggio indiretto contenuto in quella foto.

Ringrazio e saluto affettuosamente tutti i colleghi di Agesp,e di A5, conosciuti personalmente, sono certo che faranno grandi cose insieme, su certe cose raramente mi sbaglio; permettetemi un saluto particolarmente al nostro stimato Direttore Generale Gianfranco Carraro, anima pulsante di Agesp, è stato un vero piacere vederlo all’opera.

Ringrazio chi mi è stato vicino in questi giorni, politici locali e non, li ringrazio per i momenti di confronto, e di conforto, una crescita personale, che porterò nel cuore, non magra consolazione per un passionario come me.

Oggi ho rassegnato le dimissioni da soldato politico, quale sono.

Francesco Attolini

Pellicini (FdI): «Senso di responsabilità»

Sul caso interviene anche il segretario provinciale di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini:

Attolini, dimettendosi, ha dimostrato senso di responsabilità nei confronti del Comune di Busto Arsizio e del nostro partito. Siamo tutti convinti che non abbia postato la nota immagine per apologia di ideologie condannate dalla storia, ma il clamore destato rischiava di creare comunque pregiudizio al Comune e alla società. In questi mesi in cui ha amministrato Agesp ha lavorato sempre con grande entusiasmo e impegno, conducendo la società verso un’importante trasformazione. Questo merito gli va riconosciuto. Ora tornerà, con il solito spirito di servizio, ad occuparsi delle questioni della sua città nell’ambito del Circolo di Busto Arsizio.

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