Agesp Energia, il PD alla maggioranza di Busto: «Non ci fidiamo più di voi»

Maurizio Maggioni

BUSTO ARSIZIO – «Il silenzio dei mesi scorsi ci pone un interrogativo su quale fiducia attribuire a tutte le affermazioni che Sindaco o Assessori o Amministratori hanno fatto, fanno o faranno nelle sedi ufficiali». Il PD di Busto non si fida più della maggioranza, e lo scrive nero su bianco in una nota firmata dal capogruppo Maurizio Maggioni a proposito dell’operazione di cessione delle quote di capitale di Agesp Energia, di cui si discuterà sabato mattina, 17 dicembre, in una riunione straordinaria della commissione bilancio e affari generali.

Il problema per il PD

Una «decisione importante che viene assunta in tempi strettissimi, che impediscono al Consiglio una seria ed appropriata analisi del problema», in particolare alla minoranza, tenuta all’oscuro fino all’ultimo. Visto che «la prospettiva di alienazione delle quote non era mai stata ipotizzata», nemmeno nell’audizione dei vertici del Gruppo Agesp dello scorso settembre. «A dispetto di questo metodo, che non è garanzia di buon lavoro», Maggioni e il suo gruppo promettono che «valuteranno il merito del problema» e in particolare «il nodo centrale dell’assetto delle partecipate». Senza fare sconti sulle responsabilità di come si è arrivati a questa situazione.

La nota del PD di Busto

I Consiglieri Comunali hanno ricevuto solo ieri sera i documenti dell’atto di indirizzo per “la procedura di gara per l’alienazione del capitale sociale di Agesp Energia Srl” che Il Sindaco e la maggioranza vogliono approvare entro Natale.
Questa decisione importante per il destino della società Agesp Energia e per la stessa Agesp e tutte le sue partecipazioni in altre società, viene assunta in tempi strettissimi, che impediscono al Consiglio una seria ed appropriata analisi del problema.
La prospettiva di un’alienazione di quote o di una diversa composizione sociale non è mai stata ipotizzata, né nel mese di febbraio scorso quando è sato deliberato il DUP, con le prospettive delle partecipate, né quando in luglio è stato approvato il Bilancio Consolidato riguardante le partecipate, e nemmeno quando in settembre è stata organizzata, su richiesta delle minoranze, l’audizione di AGESP e delle sue articolazioni, durante la quale le minoranze hanno avanzato domande circa le prospettive dei servizi.
Il silenzio dei mesi scorsi propone oggi un interrogativo generale, circa la fiducia che possa essere attribuita a tutte le affermazioni che Sindaco o Assessori o Amministratori hanno fatto, fanno o faranno nelle sedi ufficiali.
A dispetto di questo metodo, che non è certo garanzia di buon lavoro, io e i Consiglieri che rappresento valuteremo il merito del problema ponendo però innanzitutto, ma non solo, un quesito fondamentale:
se l’Amministrazione è stata incapace di allargare, come era stato più volte richiesto anche dai banchi della maggioranza, la platea sociale e territoriale delle nostre “aziende”, per renderle più adeguate ai compiti e ai diversi assetti conseguenti alla costituzione di Neutalia e alla cessazione di ACCAM, qual è la prospettiva di AGESP, capogruppo, e quale la capacità di intervento di Agesp Attività Strumentali?
Accanto ai tanti altri aspetti che dovranno essere analizzati dettagliatamente e per intero per essere oggetto di una sensata decisione su Agesp Energia, il silenzio dei mesi scorsi non depone certo a favore del necessario chiarimento circa l’intero assetto delle partecipate che è il nodo centrale del problema.

busto arsizio agesp energia pd – MALPENSA24