Air Italy, già chiusi i voli per l’India. E il Malpensa-Chicago slitta al 2020

Air italy india

MALPENSA – Il volo diretto Malpensa-Mumbai soppresso a partire dalla metà di febbraio, il Malpensa-Delhi cancellato a partire dal 29 marzo. Il sogno indiano di Air Italy, con l’obiettivo di trasformare l’aeroporto varesino in un ponte tra gli Stati Uniti e la terra degli indù si infrange con la dura realtà. A poco più di un mese dalla presentazione in pompa magna dei voli con maestri di yoga e ballerini del Punjab agli imbarchi, la compagnia aerea innesta una clamorosa retromarcia. E non è finita qua.  Niente da fare anche per il Malpensa-Chicago, rimandato (forse) al 2020.

Cambio di strategia

Ad annunciare il cambio di strategia è il Coo Rossen Dimitrov con una lettera inviata ieri, 30 gennaio, ai propri dipendenti. I vertici dell’ex Meridiana giustificano la scelta, pesante innanzitutto da un punto di vista dell’immagine, da cambiamenti nella consegna degli aerei, dalle dinamiche del mercato, dal consolidamento strategico e dall’attribuzione di priorità sulle rotte operate. A tal proposito, dall’estate 2019 aumenteranno le frequenze del Malpensa-Toronto (da 4 a 6 volte alla settimana) e del Malpensa-Miami (da 4 a 5), due rotte che probabilmente stanno segnando indici di riempimento ritenuti soddisfacenti. Nuovi investimenti anche sulla rete domestica, con frequenze in aumento anche fino a tre volte al giorno.

Continuità territoriale

Infine, Dimitrov informa i propri dipendenti che Air Italy farà ricorso sulla continuità territoriale per la Sardegna (assegnata ad Alitalia), ribadendo così la centralità dell’isola negli obiettivi della compagnia che ha ancora la sua sede centrale a Olbia.

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