Air Italy, è davvero la fine: 1465 licenziamenti dopo i 10 mesi di cigs

Air Italy rosso bilancio

MALPENSA – Con l’azienda chiusa, il Coa sospeso e gli aerei rispediti ai legittimi proprietari, anche i sindacati si sono dovuti arrendere strappando l’unico accordo possibile: 10 mesi di cassa integrazione straordinaria prima di procedere con il licenziamento collettivo. Che per i 1465 di Air Italy avverrà il 30 giugno del 2021.

L’accordo

«Seppur con l’amaro in bocca per la triste fine della nostra gloriosa e storica azienda, possiamo dichiararci soddisfatti per la chiusura dell’accordo che permetterà a quasi 1500 famiglie di poter avere un sostegno per 10 mesi», dice Marco Bardini di Anpav al termine dell’incontro in videocall avvenuto oggi, 3 settembre. «Resta l’auspicio che le dichiarazioni verbalizzate delle Regioni Sardegna e Lombardia presenti al tavolo ministeriale e sindacale odierno, non restino solo vana retorica, ma diano una concreta possibilità di ricollocazione alle altissime professionalità che diversamente saranno disperse».

Quella flebile speranza

I nove sindacati firmatari sono riusciti a invertire il percorso delineato dall’azienda che voleva il licenziamento immediato e poi i dieci mesi di ammortizzatori sociali. L’accordo prevede esattamente l’opposto e non è questione di lana caprina perché mantenere i 1465 dipendenti ancora – tutti assieme – all’interno del perimetro aziendale lascia una speranza, seppure flebile, che qualcosa nei prossimi dieci mesi possa accadere. Non hanno infatti intenzione di arrendersi il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e il segretario nazionale, Ivan Viglietti: «Deve essere sin da ora chiaro che per quanto ci riguarda questo è solo un inizio», affermano in una nota. I ministeri competenti, insieme alle regioni Lombardia e Sardegna e ai sindacati devono «proseguire e incrementare il lavoro per costruire una solida prospettiva industriale per tutti i lavoratori coinvolti , che rappresentano 1.465 famiglie che chiedono e meritano di vivere di lavoro e non di ammortizzatori sociali». Aggiunge il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito: «adesso non bisogna abbassare la guardia, ma invece si deve lavorare, nel corso dei dieci mesi di Cigs, per trovare una soluzione industriale».
I dipendenti di Air Italy, ex Meridiana, Ex Meridiana Fly, ex EuroFly, ex Alisarda negli ultimi dieci anni di profonda crisi aziendale si sono abituati a tutto, anche a profondi e inimmaginabili capovolgimenti di fronte. Tutto può succedere, dunque, anche se arrivati a questo punto forse non basterebbe un miracolo prima del 30 giugno del 2021. Per l’ennesima volta il conto alla rovescia è partito.

Papa Francesco riceve i licenziati di Air Italy. «E’ la seconda volta. Prego per voi»

air italy licenziamenti cassa – MALPENSA24