Alfa cresce e investe su Busto: piano da 43,6 milioni per fognature e reti idriche

BUSTO ARSIZIO – La fusione tra Alfa e le società ecologiche porterà a Busto «investimenti per 43,6 milioni di euro nei prossimi anni sulle reti idriche e fognarie della città». Lo annuncia il neo-direttore generale di Alfa Srl Michele Falcone, intervenendo in consiglio comunale nell’ambito della discussione della delibera che dà mandato all’amministrazione di procedere alla fusione per incorporazione (tra cui anche quella dell’Arno Rile Tenore, di cui è socio il Comune di Busto, e quella dell’Olona) tra il gestore idrico provinciale e le società ecologiche di tutela ambientale che gestiscono gli impianti di depurazione sul territorio. La Lega incalza, con Paola Reguzzoni che chiede in particolare di intervenire sulle zone che vanno in crisi ad ogni pioggia, come l’area delle Nord, i sottopassi Fs, via Pirandello e via Magenta: «Meglio investire che fare utili su cui pagare le tasse».

La Lega: «Investite su Busto»

busto paola reguzzoni legaUn passaggio che stanno compiendo tutti i consigli comunali soci di Alfa Srl. Ieri sera, 22 settembre, l’assemblea bustocca ha dato il via libera all’operazione societaria di fusione per incorporazione delle società ecologiche in Alfa, al termine di una discussione di sostanza alla quale ha preso parte anche il direttore generale della società provinciale di gestione del servizio idrico integrato. Ma nel “mirino” della consigliera della Lega Paola Reguzzoni, presidente della commissione bilancio, ci sono soprattutto gli utili di Alfa, che quest’anno hanno generato un risultato positivo attorno agli 11 milioni di euro: «Siccome Alfa è un po’ “figlia” del Comune di Busto, che con Gallarate, diede vita a quella che oggi è la società idrica provinciale, conferendo i rami idrici di Agesp e Amsc – le parole dell’esponente leghista – mi auguro che questi utili generati dalla bollettazione delle utenze, tra cui i cittadini di Busto Arsizio, vengano al più presto reinvestiti in un servizio che anche a Busto necessita di una serie di interventi, a partire dall’area delle Nord e dai sottopassi, e in quelle zone come via Pirandello e via Magenta che vanno in difficoltà ad ogni pioggia». Anche perché Paola Reguzzoni, che si definisce ancora «orgogliosamente iscritta alla Lega Nord», fa notare che «la strada è quella giusta, ma meglio investire in opere che pagare le tasse a Roma facendo utili». E l’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani invita Alfa ad «intervenire sull’area delle Nord, oggetto di riqualificazione urbanistica».

A Busto 43,6 milioni di investimenti

Ma su Busto, rimarca il direttore generale di Alfa, sono già attivi cantieri fognari per 2,5 milioni di euro in via Ferno, in varie vie e in località Borsano. Ma soprattutto, nel piano degli investimenti della società «da riformulare a fronte della fusione, solo nel Comune di Busto sono previsti interventi per 43,6 milioni di euro nei prossimi anni». Si parla di un piano decennale che porterà al rifacimento di fognature, in viale Trentino, via G. Bruno, via Formazza, piazza Piemonte, e di linee di acquedotto. «In tutto 12 lotti milionari – annuncia il dg di Alfa Michele Falcone – Alfa sarà una grande leva per lo sviluppo del territorio, perché ognuno di questi investimenti genera ricchezza e posti di lavoro». Insomma, un affare, a quanto pare. Che raccoglie consensi trasversali in consiglio.

Approvazione bipartisan

«È un passaggio importantissimo» ammette il presidente del consiglio comunale Valerio Mariani, che era delegato provinciale al servizio idrico ai tempi dell’istituzione di Alfa Srl. «Al di là dei grandi investimenti, guarda soprattutto alla tutela dell’ambiente e dell’acqua, che in provincia di Varese ha dei grossi problemi, in particolare sui depuratori. Non dimentichiamo che la spada di Damocle delle infrazioni europee, se Alfa non riuscisse ad intervenire, rischia di pendere su chi detiene patrimonialmente depuratori e collettori fognari, quindi direttamente sui Comuni».

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