Almeno 70 persone senza fissa dimora nel Legnanese secondo l’azienda sociale SO.LE

CANEGRATE – Sono una settantina le persone senza fissa dimora nel Legnanese, delle quali una dozzina minorenni. I dati sono stati resi noti dall’azienda speciale consortile SO.LE, costituita per erogare servizi socio-assistenziali e di integrazione socio-sanitaria nei comuni di Busto Garolfo, Canegrate, Cerro Maggiore, Dairago, Legnano, Parabiago, Rescaldina, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona e Villa Cortese. Tuttavia tali dati, precisa la stessa fonte, «sono provvisori e destinati certamente ad aumentare. Inoltre non prendono in considerazione le numerose situazioni di migranti in condizioni di irregolarità».

Fenomeno in aumento, coinvolti anche minori

Più in dettaglio, nel quadro ancora parziale disegnato in base ai dati raccolti negli ultimi mesi, nei comuni del Legnanese risultano 21 adulti senza tetto, altri 26 adulti con 7 minori ospiti da tempo in strutture di varia natura (accoglienza, terapeutiche o altro) e ancora 11 adulti con 5 minori in case di fortuna, insicure e inadeguate. È per venire incontro alle loro necessità che si è deciso di sperimentare sul territorio un modello innovativo di contrasto alla povertà estrema mutuato dagli Stati Uniti d’America, l’“Housing first”, presentato oggi, mercoledì 6 novembre, al Polo culturale Catarabia di Canegrate.

Via a progetto sperimentale con precedenza ai casi più gravi

«Di fronte a una complessità che il progetto comincia ad analizzare in maniera approfondita – precisano i promotori del progetto, condiviso da SO.LE con tutti i servizi già presenti in zona rivolti alla povertà estrema – il criterio guida per far partire le prime proposte e i primi percorsi sarà quello della “gravità”, individuata in base alla condizione abitativa attuale e alla storia personale».

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