A Busto un abbraccio contro il terremoto: Amma dona a Valfornace la nuova sala

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BUSTO ARSIZIOPartire da un abbraccio per dare una risposta concreta: quella di Amma, nel ventinovesimo anno in cui ha visitato l’Italia, è stata la consegna di una nuova sala polivalente a Valfornace, paese colpito dal sisma del 2016. Ieri, domenica 10 novembre, Massimo Citracca, sindaco del Comune marchigiano, ha ricevuto a MalpensaFiere dalla leader di Embracing The World la chiave della struttura. La cerimonia di consegna si è svolta alle presenza di Emanuele Antonelli, sindaco di Busto Arsizio e presidente della provincia di Varese, nonché dei registi Giacomo Campiotti e Thomas Torelli.

L’antivirus che fa cadere i muri

«Abbiamo avuto il cento per cento delle strutture pubbliche distrutte dal terremoto. E ora, grazie ad Amma e ai suoi volontari, ne abbiamo una nuova, splendida, al servizio della comunità», ha dichiarato Citracca, che ha ricambiato con un targa. «Porterò a tutti il suo abbraccio. È la prima volta che la incontro, ma tornerò, perché ho conosciuto un’organizzazione eccezionale».
Come ha sottolineato Antonelli, ancora una volta è stata scelta Busto, e la provincia di Varese, per l’unica tappa italiana del tour europeo di Amma: «È un’occasione straordinaria, e ogni volta è emozionante. Con un gesto simbolico, e al tempo stesso concreto, apre le braccia all’altro, allargandosi a tutto il mondo con le attività sociali che svolge. La sua attenzione globale a chi è in difficoltà aggiunge entusiasmo al mio impegno».
Campiotti, che ha diretto la serie tv “Braccialetti rossi”, ha richiamato l’attenzione sul numero dei presenti: «È incredibile quanti siamo, in un momento in cui le persone, in Occidente, fanno fatica a ritrovarsi. Amma ha cambiato radicalmente il mio modo di essere e lavorare: farò come l’ape con il fiore, cercando di succhiare il più possibile e provando a impollinare le cose intorno».
L’anniversario della caduta del Muro di Berlino è stato al centro della riflessione di Morelli, autore del documentario “Choose Love”: «Nel 1989 erano solo sedici i muri divisori nel mondo, ora sono diventati settanta, e se ne continuano a costruire: che cosa è successo? Dobbiamo essere noi, nel nostro piccolo, l’antidoto. Grazie ad Amma possiamo diventare l’antivirus che li fa cadere».

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La rinascita del parco Campo dei Fiori

L’abbraccio donato da Amma si manifesta tanto nel gesto del darshan quanto nelle opere di Embracing The World, rete mondiale di progetti umanitari che si sviluppano secondo le cinque linee guida dell’aiuto per quanto riguarda cibo, casa, assistenza sanitaria, istruzione e lavoro. Le iniziative spaziano dall’intervento in caso di calamità ed emergenze alla costruzione di scuole e ospedali: l’università di Amma è stata riconosciuta come la migliore in India tra quelle private, e un nuovo imponente campus è in arrivo il prossimo anno. Senza dimenticare l’ambiente: «Basta un solo istante perché la natura si riprenda ciò che ci ha dato così generosamente», ha ricordato nel discorso di domenica.
Un’attenzione che interessa anche le iniziative italiane. Come ha spiegato Robert Westmore, coordinatore europeo di Ayudh, organizzazione giovanile di Embrace The World, «in occasione della campagna “Trees for Peace”, condotta insieme al movimento “Fridays for Future” e alla cittadella di scienze “Salvatore Furia”, abbiamo piantumato il parco regionale del Campo dei Fiori con oltre trecento alberi e, con altri trenta, un parco pubblico di Castellanza. Alla riqualificazione forestale si è aggiunto un valore culturale: i ragazzi, dovendo agire in gruppo per seguire un progetto, hanno acquisito competenze che potranno utilizzare anche in ambito lavorativo».

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