Andrea Chiodi racconta Italo Calvino e il Cottolengo in basilica a Varese

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Il regista varesino Andrea Chiodi

VARESE – Dopo l’apertura della mostra dedicata a monsignor Manfredini il secondo appuntamento del San Vittore Festival è in programma venerdì 3 maggio alle 21 presso la Basilica di San Vittore. L’evento, ad ingresso libero, sarà dedicato a Italo Calvino e il Cottolengo: la storia di un incontro che cambia.

Lettura in Basilica

Sarà Andrea Chiodi, accompagnato dalle note di Ferdinando Baroffio (nella foto sotto), a leggere alcune pagine de “La giornata di uno scrutatore”, romanzo breve pensoso e sofferto di Italo Calvino che impiegò dieci anni a realizzarlo – dal ‘53 al ’63 – e che mostra tutti i sintomi di una crisi su diversi fronti, uno dei quali è quello dell’impegno politico dell’autore. Calvino (1923-1985) è uno degli scrittori italiani del ‘900 più letti: i suoi testi, tra cui “Marcovaldo”, “Il cavaliere inesistente”, “Il barone rampante” e “Il sentiero dei nidi di ragno”, sono molto conosciuti e proposti nelle scuole. Iscritto al Partito Comunista, da cui si dimette dopo i fatti di Budapest, alle elezioni amministrative del 1961 viene nominato scrutatore al Cottolengo di Torino, un’enorme casa di accoglienza per disabili, minorati, deformi, persone che nessuno vuol vedere e che vengono accolte e assistite da un gruppo di suore.


La giornata di uno scrutatore

Da quella esperienza, fatta di grandi emozioni e scoperte, nasce l’idea di scrivere il romanzo “La giornata di uno scrutatore”. Non è difficile riconoscere in Amerigo Ormea, il protagonista del romanzo, lo stesso Calvino. Amerigo è un intellettuale che crede di saper e di aver capito già tutto della vita, ma di fronte a quella umanità ferita eppure accolta, le sue certezze e le sue sicurezze cominciano a vacillare, prima fra tutte quella sul valore dell’esistenza. Un uomo vale perché è perfetto, efficiente, capace o perché appartiene a Dio che con la sua grazia e il suo amore gratuiti può salvare la vita di quei corpi deformi? Da quell’incontro Amerigo capisce che il suo sguardo sulla vita e il rapporto con sé e con gli altri non sono pienamente autentici e decide di accogliere quella novità. La sua vita rinasce grazie a un incontro, come può accadere ad ognuno.

I protagonisti

Andrea Chiodi, varesino, allievo di Piera Degli Esposti, è laureato in giurisprudenza con una tesi sulla tragedia greca sotto la guida di Eva Cantarella. È uno dei più affermati registi italiani della nuova generazione. Numerose le sue collaborazioni in Italia e all’estero. È docente presso l’accademia dell’Opera di Verona, alla Scuola del Teatro Stabile del Veneto e a quella del Piccolo teatro di Milano. Dal 2010 è ideatore e direttore artistico del Festival Tra Sacro e Sacro Monte.

Ferdinando Baroffio, nato a Tradate nel 1964, ha cominciato a studiare pianoforte a otto anni per diplomarsi al Conservatorio Verdi di Milano. Svolge attività concertistica in Italia e all’estero suonando, sia come solista che in formazioni cameristiche. È fondatore del Trio Estense (con strumentisti del Teatro alla Scala). Ha scritto le musiche per la serata-evento per la celebrazione dell’anniversario della Costituzione italiana a Firenze trasmessa su Rai1.

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