Anffas Lombardia festeggia 20 anni a Varese. E il ministro Locatelli si emoziona

Da sinistra il ministro Locatelli, il presidente di Anffas Lombardia Rota e la past president Del Vecchio

VARESE – Prima ha portato il suo saluto nelle vesti istituzionali, poi ha parlato semplicemente come Alessandra. «L’emozione è grande, qui c’è tutta una vita che abbiamo passato insieme: ho trascorso 21 anni all’Anffas di Como. Grazie a voi ho imparato ad essere forte». Così il ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, che non è voluta mancare questa mattina, sabato 27 maggio, alla giornata di festa (qui sotto il video con le interviste) per i 20 anni di Anffas Lombardia, ospitata al Palace Hotel di Varese.

Festa col ministro

«Da soli non si va da nessuna parte – ha aggiunto il ministro – Anffas è uno degli interlocutori più importanti che abbiamo a tutti i livelli. Nel corso degli anni ha creato un approccio, un modello, con la partecipazione anche delle famiglie, all’innovazione e alla progettazione che è un grandissimo risultato non solo per la Lombardia ma per tutto il paese. Anffas in Lombardia è protagonista di tavoli di confronto e della condivisione delle scelte politiche sugli interventi: è al centro della programmazione della stessa Regione. Mi auguro che questo impegno possa diventare un modello anche per altre associazioni». Quindi ha ricordato le attività che sta portando avanti il suo ministero, a partire dal fondo specifico per le assunzioni per giovani con disabilità fino a 35 anni.

Parla Alessandra

Dopo la parte più istituzionale, il ministro Locatelli ha cambiato registro. «Ora voglio parlare anche come Alessandra – ha detto – volevo proprio dirvi grazie. Sono qui come ministro grazie all’esperienza che ho potuto fare come volontaria, operatrice e responsabile della comunità alloggio dell’Anffas di Como. Questo per me è stato un grande onore, qualcosa che ha tracciato e segnato profondamente la mia vita». La mattinata di festa è stata anche l’occasione per ringraziare e premiare le prime due presidenti di Anffas Lombardia: la varesina Cesarina Del Vecchio (nella foto sotto al centro) e Carla Torselli di Pavia. «È da tanti anni che il nome Anffas mi accompagna, a cominciare dal 1978 – ha detto Del Vecchio – quando mio marito prima di me ha cominciato a occuparsene. Avendo un figlio nato nel ’72 ed essendoci resi conto che aveva una disabilità intellettiva abbiamo cercato altre persone che condividessero lo stesso problema e con cui fare squadra». In collegamento video da Roma è invece intervenuto il presidente nazionale Roberto Speziale. «Grazie di ciò che avete fatto e di tutto ciò che insieme continueremo a fare», le sue parole.

Cultura della solidarietà

Presente in sala anche l’assessore a famiglia e disabilità di Regione Lombardia Elena Lucchini, che ha citato gli ultimi provvedimenti presi dalla giunta regionale. «Abbiamo stanziato più di 13 milioni di euro per il fondo “Dopo di noi” e abbiamo approvato il programma operativo regionale che ha previsto dei correttivi per spendere meglio le risorse non ancora utilizzate. Abbiamo previsto anche un aumento dei sostegni per l’accompagnamento all’abitare e alla residenzialità». Il sindaco di Varese Davide Galimberti ha definito quello di Anffas «un lavoro fondamentale di cui oggi ci accorgiamo dell’importanza dopo tanti anni: la cultura in questo particolare ambito, dell’integrazione, della solidarietà, dell’aiuto e dei bisogni». Il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello ha ringraziato Anffas per il lavoro svolto a favore delle persone più fragili. «Per il prossimo anno ci piacerebbe organizzare un importante evento di riflessione per il 5 dicembre, ne ho già parlato con il ministro e il sindaco», ha detto. In chiusura si sono uniti ai lavori anche il presidente della commissione Welfare di Regione Lombardia Emanuele Monti e il governatore Attilio Fontana, che ha ringraziato Anffas per l’importante lavoro svolto in collaborazione con la Regione. «Senza di voi tutto sarebbe impossibile o estremamente difficile. Insieme abbiamo costruito un modello che funziona».

Il ministro Locatelli riprende il discorso del governatore Fontana

Per i diritti dei disabili

A tracciare la storia di Anffas Lombardia nel suo intervento il presidente Emilio Rota (nella foto sotto). «È un traguardo importante per consolidare le attività che svolgiamo nella difesa dei diritti delle persone con disabilità». Anffas Lombardia Ets è costituita da 30 associazioni locali, che aggregano a loro volta oltre 3000 soci. Le attività delle associazioni locali sono orientate alla tutela e alla promozione dei diritti di persone con disabilità intellettiva e relazionale, delle loro famiglie e di chi le rappresenta legalmente (tutori/amministratori di sostegno), oltre che alla promozione o la gestione diretta e indiretta di servizi sanitari, sociosanitari e socio-assistenziali, in forma domiciliare, ambulatoriale, diurna e residenziale.