Elezioni ad Angera, FdI: «Centrodestra unito. Ma vogliamo il candidato»

ANGERA – Anche se la campagna elettorale non è ancora iniziata ad Angera, c’è chi mette già le mani avanti: «Vogliamo un centrodestra unito. Ma il candidato sindaco è nostro». Fratelli d’Italia si gioca la carta del primo partito in paese: quel 31% circa incassato alle Politiche dello scorso settembre ora torna comodo a Paolo Bassetti, responsabile angerese del partito di Giorgia Meloni. La strategia? Semplice: prendere atto dei battibecchi interni fra gli ex vertici di Palazzo – il non più sindaco Alessandro Paladini Molgora e il non più vice Marco Brovelli – che hanno portato al crollo della maggioranza, andare oltre il commissariamento del Comune e veleggiare verso le elezioni Amministrative convocate anticipatamente, la prossima primavera.

La posizione dei Fratelli

Dopo il polverone nato dalla destituzione del primo cittadino, le manovre politiche in vista delle urne sono iniziate. «Prendiamo atto della rottura», dice Bassetti. «Consideriamo l’eventualità di una lista di centrodestra con Lega, Forza Italia e civici. Che possa riportare la politica in paese». Un ragionamento in cui Fratelli d’Italia vuole fare la parte del leone. Ovviamente, in scia al noto risultato delle Politiche («Il dato elettorale è evidente»). Ma anche in vista delle Regionali, in calendario per il 12 e 13 febbraio: «Ha una certa rilevanza per il futuro, avremo sicuramente assessori e consiglieri a cui fare riferimento». Il contesto, se tutto dovesse andare secondo i piani di Bassetti, potrebbe quindi cambiare rispetto al 2019. Quando FdI decise di prendere le distanze da Carroccio e forzisti, perché «non credevamo in quel progetto». Ora non è previsto nessun passo indietro, ma solo falcate in avanti: «L’idea è di proporre qualcuno noi. Vediamo anche come si evolveranno le trattative delle alleanze. Nel momento in cui ci saranno delle proposte, prenderemo una posizione». La palla passa quindi ai simboli alleati: accetteranno le richieste o sceglieranno strategie diverse?

L’ex maggioranza

Nel frattempo, prende forma una prima bozza della partita elettorale. Paladini Molgora non potrà ricandidarsi, ma tra i suoi fedelissimi si fa già il nome di un papabile successore: Antonio Campagnuolo. L’ex assessore potrebbe raccogliere il testimone del sindaco deposto e tentare di ricostruire un percorso nel segno della continuità. Di contro c’è Brovelli: promotore della rottura dalla maggioranza e punto di riferimento del nuovo gruppo “A come Angera”. Quanto basta per dare per scontata la sua candidatura a sindaco, salvo imprevisti.

Minoranza da trattative?

Fino al ruolo di chi finora è stato in opposizione. Da una parte, la Lega. Maria Stella Tonin nel giorno delle dimissioni contestuali della maggioranza dei consiglieri comunali si è presentata in municipio solo all’ultimo. E non ha firmato. Lasciando così intendere una posizione a favore della continuità. Ovviamente, resta da capire se la Lega accetterà le proposte di FdI e quindi i simboli del centrodestra per una coalizione unita.
E poi Allea, che potrebbe puntare ancora sul suo leader Milo Manica. Anche se non hanno mai fatto mistero della volontà di dialogare con tutti gli esponenti politici in paese, nell’ottica di allargare il campo con l’obiettivo di prendersi il governo. Insomma, la situazione è decisamente contorta. E c’è da scommettere che i nodi cominceranno a sciogliersi soltanto all’indomani del risultato elettorale a Palazzo Lombardia.

angera elezioni fdi candidato – MALPENSA24