Angera, Molgora può “andare a casa” prima di Capodanno. Lega attendista 

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ANGERA – Da una settimana non c’è più una maggioranza ad Angera. Ma c’è ancora un sindaco e una giunta. Perché Alessandro Paladini Molgora non ha alcuna intenzione di mollare e le opposizioni – che ora rappresentano la maggioranza dei consiglieri – non si sono ancora presentate in municipio a rassegnare le dimissioni, facendo decadere in automatico l’amministrazione comunale.
Ma è uno stallo che non può durare a lungo. Venerdì sera, 30 dicembre, ci sarà una seduta di consiglio comunale. E a quel punto i nodi verranno al pettine. 

La seduta del 30 

A livello normativo, viene commissariato un sindaco soltanto se il consiglio comunale non approva il bilancio. Siccome non è all’ordine del giorno della seduta di venerdì, Molgora potrebbe anche uscirne indenne. Ma è evidente che se l’aula respingesse tutti i punti in discussione, il primo cittadino dovrebbe prendere atto di non avere più una maggioranza e rassegnare le dimissioni. O almeno prassi vorrebbe questo. 

Voglia di continuare 

Molgora è consapevole di camminare sull’orlo del precipizio e non lo ha nascosto nel suo videomessaggio di auguri per Natale. «Purtroppo la mia maggioranza si è spaccata: ci sono due gruppi, di cui uno è andato in minoranza», ha detto. «Il consiglio comunale è sovrano, e questo è un grande vantaggio per la democrazia perché non ci possono essere azioni di sopruso da parte di nessuno. Ma questo può comportare che, se le opposizioni trovano un accordo per far cadere questo governo, si azzererebbe tutto immediatamente». Molgora si è dipinto come «il comandante di una nave che ha una grossa falla a causa di qualcuno altro a pochi metri dal porto», ma ha ribadito «grande volontà di continuare» da parte sua e del gruppo che ancora lo sostiene. 

Lega attendista 

Questo, però, non dipende più da lui. Se trovassero un accordo, “A come Angera”, ovvero il gruppo degli scissionisti guidati dall’ex vicesindaco Marco Brovelli, e il gruppo Allea di Milo Manica potrebbero farlo cadere all’istante. Ininfluente sarebbe a quel punto la posizione della Lega – terza forza di opposizione – perché in aula, con la civica di “Insieme per Angera”, conta un solo rappresentante. In ogni caso, al momento il Carroccio mantiene una posizione di attendismo. «Non siamo la stampella di nessuno – spiega il segretario di sezione Maurilio Canton – ma prima di prendere qualsiasi posizione vogliamo avere il quadro chiaro e comprendere le ragioni vere».

Il tempo stringe 

Per tutti, e non solo per la Lega, il tempo stringe. Perché se Molgora decadesse prima di metà gennaio, Angera potrebbe tornare al voto insieme ad Azzate, Lonate Pozzolo e Jerago con Orago già la prossima primavera. Nel caso invece la crisi politica perdurasse ancora per qualche settimana, il Comune verrebbe commissariato fino a primavera 2024, ingessando così l’attività amministrativa per un anno e mezzo. Ed è un’eventualità che nessuna forza politica che si dichiara responsabile può prendere in considerazione. 

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