Arsago, il murales di Cipolla in municipio si allarga. Spuntano nuovi particolari

ARSAGO SEPRIO – Se il municipio deve prendere colore, tanto vale fare le cose più in grande. Il murales firmato da Fabio Cipolla, artista di Arsago Seprio noto in paese per aver abbellito i muri del centro con scorci rurali e della vita quotidiana, comincia a prendere forma anche nelle sale del Comune. Anzi, secondo i piani iniziali sarebbe già anche terminato. Se non fosse che si è deciso di estendere l’opera, aggiungendo nuovi particolari fra i più rappresentativi. Qualche weekend di lavoro in più, nuove pennellate e l’obiettivo inaugurazione. Così il sindaco Fabio Montagnoli: «Entro febbraio dovrebbe essere pronto».

I nuovi particolari

Il tema centrale del murales è un dettaglio della riva dello Strona e del ponticello che «un tempo era il luogo di ritrovo delle donne che andavano a lavare i panni nel torrente», ha già avuto modo di raccontare il primo cittadino. Un segno di attenzione nei confronti dell’arte, ma anche dell’impegno dell’amministrazione a «rendere sempre più bello il nostro paese e il palazzo municipale».

E così è, perché guardando il risultato che piano piano si andava a creare si è deciso di andare oltre, inserendo nuovi angoli che caratterizzano la storia di Arsago. Intanto, proprio all’inizio della scala che conduce ai piani superiori, è comparsa sulla sinistra la chiesa dei santi Cosma e Damiano, gioiello architettonico medievale che da 700 anni si trova nel bosco. Al suo fianco e proprio sopra gli scalini, spunta invece il simbolo per eccellenza in paese, ovvero lo sciatt, il famoso rospo della palude che dà anche il nome alla benemerenza civica.

Non solo, praticamente all’ingresso, sulla destra, è in corso la realizzazione della chiesa di San Vittore con il battistero. Infine, l’obiettivo è di realizzare sul soffitto lo stemma di Arsago.

I lavori precedenti

La firma di Cipolla è conosciuta. In passato ha portato a termine diversi lavori. L’ultimo è il sei metri per tre di palude che svetta sulla piazzetta di via Garibaldi, inaugurato lo scorso 16 ottobre e finanziato dall’associazione amici della Boza di Rugn.

A questo si aggiunge l’affresco del 30 marzo 2020, quando Arsago si è risvegliata con un grande tricolore installato sempre in via Garibaldi: una bandiera italiana da 10 metri quadrati, a dimostrare che soltanto rimanendo uniti il Paese avrebbe potuto vincere la sua battaglia contro il Covid.
Ancora prima, nel settembre del 2018, nella centrale piazza 25 Aprile, aveva realizzato la riproduzione dell’oratorio campestre di SS. Cosma e Damiano.

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