Le associazioni dei consumatori di Varese al Governo: «Caro energia, è emergenza»

Da sinistra Michela Bortolotto (Adiconsum) e Antonio Ciraci (Federconsumatori)

VARESECinque proposte al Governo per contrastare il caro energia che sta mettendo in difficoltà famiglie e aziende. A presentarle oggi, mercoledì 26 ottobre, nella sede della Cgil di Varese, sono state le associazioni dei consumatori di Varese: Federconsumatori, Adiconsum, Movimento consumatori e Adoc. A gran voce si segnala l’emergenza che tocca da vicino tanti cittadini e che si trascina già dall’inverno scorso.

Almeno 1500 euro in più all’anno

Ad illustrare le richieste indirizzate al Governo il presidente di Federconsumatori Varese Antonio Ciraci e la presidente di Adiconsum Varese Michela Bortolotto. «L’aumento medio per le famiglie in Italia è di circa 1560 euro rispetto al 2020 sia per gas e elettricità, il 116% in più dato su scala nazionale – ha detto Ciraci – abbiamo visto bollette raddoppiate e in alcuni casi triplicate. Si stimano in Italia 5 milioni di persone che non riescono a pagare le utenze e 3,5 milioni sono a rischio a fronte di ulteriori aumenti». Michela Bortolotto ha aggiunto come sia crescente la difficoltà nelle famiglie per sostenere gli aumenti delle bollette. «Nei prossimi mesi milioni di famiglie dovranno fare i conti con aumenti di luce e gas e dei prezzi dei beni e moltissime imprese saranno schiacciate dai costi di energia e materie prime. Le misure fino ad ora adottate si sono rivelate purtroppo insufficienti».

Le cinque richieste

1) la sospensione dei distacchi per morosità, oggi in larghissima parte legata a situazioni di profondo disagio e povertà, con la lunga rateizzazione delle bollette garantita dallo Stato e, insieme, un divieto più stringente alle modifiche contrattuali decise unilateralmente dalle aziende fornitrici di energia

2) l’aumento dei bonus per energia, gas e acqua e l’allargamento della platea dei beneficiari, attraverso l’innalzamento delle soglie Isee, anche differenziate per intensità di aiuto, insieme con la costituzione di un Fondo di contrasto alla dilagante povertà energetica

3) la riforma della bolletta, riducendone gli oneri fiscali e parafiscali, e del sistema di formazione dei prezzi dell’energia, considerando la media ponderata dei costi delle diverse fonti e disaccoppiando elettricità e gas, per contrastare più efficacemente le speculazioni

4) una politica industriale ed energetica di rilancio degli investimenti sulle fonti rinnovabili e sulle tecnologie di accumulo, adottando misure di sostegno allo sviluppo delle comunità energetiche

5) un piano nazionale straordinario di sostegno alle famiglie e alle imprese, insieme con la precisazione e il rafforzamento degli strumenti di supertassazione degli extraprofitti superiori ad una certa soglia realizzati dalle grandi imprese energetiche e da altre aziende in settori quali quello farmaceutico, finanziario, creditizio e dell’e-commerce

Un albo dei fornitori energetici

A queste proposte, che ricalcano quelle messe a punto a livello nazionale dalle associazioni dei consumatori, le realtà varesine aggiungono un’altra richiesta. «Un ulteriore punto che chiediamo è quello di istituire un albo dei fornitori dei servizi energetici. Buona parte sono imprese sane, ma molti agiscono in modo scorretto. In totale sono 700 i fornitori in Italia e non esiste un albo. Questo comporta il grave fenomeno di chi spesso in modo non consapevole sigla un contratto con una nuova compagnia».