Asst Sette Laghi, oltre mille pazienti Covid in un mese. «Non ci arrendiamo»

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VARESE – «Gli sforzi compiuti dal nostro personale sanitario e dalle strutture ospedaliere nella provincia di Varese è stato importante. E continuiamo su questa strada». Con queste parole Asst Sette Laghi (foto di repertorio) annuncia che gli ospedali tra Varese, Angera, Tradate, Luino e Cuasso hanno ricoverato più di mille pazienti Covid e che ora intendono potenziare la capacità ricettiva anche della terapia intensiva no-Covid.

Seconda ondata peggiore della prima

Da quanto il 12 ottobre è iniziata la cosiddetta “seconda ondata”, il coronavirus, mai estintosi, ha ripreso a spaventare sindaci e cittadini e a esercitare forte pressione sulle strutture sanitarie di tutto il paese, e in particolare della provincia di Varese, una delle più colpite. Per la precisione sono 1017 i pazienti che hanno contratto il coronavirus e che sono stati curati dagli ospedali di Varese, Angera, Tradate, Luino e Cuasso negli ultimi 30 giorni.

Lo sforzo continua

«Di questi oltre mille pazienti ben 600 sono ancora ricoverati», fanno sapere da Asst. Che nell’attuale situazione di emergenza è impegnata anche in un’altra sfida. «Vogliamo tornare il prima possibile e il più possibile a offrire una risposta completa a tutte le altre esigenze di salute», dice il direttore generale Bonelli.

Non fermiamo la chirurgia

Il riferimento è principalmente all’ambito chirurgico, tenuto conto che l’attività ambulatoriale è attualmente erogata ad un livello pari a circo l’80% di quella offerta a regime. Sul fronte degli interventi chirurgici, invece, dal 26 ottobre scorso l’Asst ha sospeso la chirurgia elettiva, garantendo gli interventi in urgenza ed emergenza e quelli non procrastinabili. «Ma non basta, è prioritario per noi ridurre la durata di questa sospensione e nel frattempo ampliare il più possibile l’attività chirurgica erogabile pur in questo contesto di emergenza senza precedenti».

Più terapia intensiva per i non Covid

Un primo, significativo passo in questa direzione è stato compiuto proprio in questi giorni: ieri, giovedì 12 novembre,  sono stati occupati i primi 10 posti letto dei 18 di terapia intensiva allestiti nel blocco operatorio dell’Ospedale di Circolo in aggiunta a quelli già attivi. Non si tratta però di 10 pazienti covid in più rispetto ai 40 già ricoverati nelle terapie intensive del primo piano, ma di una parte di questi. «Grazie a questo spostamento si stanno recuperando 4 posti letto di rianimazione da destinare alle altre patologie, potenziando la capacità dell’ospedale di Circolo di pensare a tutti coloro che hanno bisogno di cure», concludono.

Asst Sette Laghi in fase 4. L’ospedale di Angera pronto per 75 pazienti Covid

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